Al ristorante arriva il nuovo gestore. E tra ci soci della Canottieri Lario è scontro

La polemica Ma il presidente smorza le polemiche: «Lo spirito del sodalizio resta invariato, c’è stato un confronto sereno»

Scontro alla Canottieri Lario, nella sede d via Puecher è arrivato un nuovo ristorante di lusso. Venerdì sera all’assemblea dei soci dell’associazione sportiva sono volati gli stracci, con una fazione che si ritiene danneggiata dall’arrivo di un nuovo ristorante di alto livello, alla quale si oppone il resto del consiglio direttivo che invece ha avallato l’operazione. Occorre intanto sapere che il regolamento della società prevede l’uso del bar ristorante in via esclusiva ai soci, pur accompagnati da amici e ospiti (non senza eccezioni). La scorsa primavera la Canottieri ha però pubblicato un bando per valutare nuove proposte per la gestione. A fine ottobre è stato sottoscritto un contratto con la P.R. Milano srl, realtà nota nel milanese per il marchio Cavalli.

Di recente nella casa dei canottieri, un gioiello dell’architettura razionalista, è arrivata una brigata di cuochi sotto la guida dal gestore Veruska Vermi. Dopo la firma sul contratto quindi il regolamento della società è stato modificato, inserendo un sistema di prenotazione dei tavoli anche per i tesserati entro le 11 e di fatto aprendo al pubblico esterno.

Intanto, a detta di alcuni soci presenti venerdì sera, alla luce della modifica del regolamento il bando per assegnare il ristorante avrebbe potuto calamitare l’interesse anche di altri operatori. E poi più in generale chi all’assemblea ha sollevato dubbi e lamentele sostiene che il nuovo ristorante è una pura iniziativa economica, non già un servizio tagliato su misura per i canottieri.

Ai gestori del ristorante viene inoltre data facoltà di occupare un’area fronte lago, sottratta la sera ai tesserati, con limitazioni ai canottieri anche per l’uso di piscina e terrazzo. «Lo spirito della nostra società non cambia minimamente - spiegano il presidente della Canottieri Lario Leonardo Bernasconi e il vice Andrea Fornasiero – L’essenza della Canottieri, con più di 130 anni di storia, è sempre la stessa. Il regolamento c’è e parla chiaro, resta nell’interesse dei soci con un nuovo servizio di ristorazione che è solo un’appendice. Non è un’entità autonoma dove ognuno arriva e fa ciò che vuole. Anche i nuovi gestori hanno degli obblighi precisi. All’assemblea di venerdì l’abbiamo spiegato bene a tutti».

Respinte al mittente anche le ipotesi di vizi procedurali nell’assegnazione del bando. Gli animi però l’altra sera si sono accesi. «Memori delle scelte poco chiare fatte in passato – dicono ancora Bernasconi e Fornasiero - abbiamo voluto mettere nero su bianco per bene delle nuove regole. Un gruppo di soci con una diversa opinione ha manifestato degli interrogativi che abbiamo tentato di fugare con un confronto sereno».

A fine mese è attesa la vera assemblea sociale con il bilancio da approvare.

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