Allarme Ca’ d’Industria
Salgono a 124 i contagi

Nella casa di riposo di Rebbio hanno contratto il virus ben 88 ospiti su 116, oltre a 36 operatori

Sono 124 i positivi alla Ca’ d’Industria di Rebbio e, con diversi dipendenti in malattia, la casa di riposo fatica a curare i suoi ospiti. Un focolaio scoppiato tra l’ultimo dell’anno e l’Epifania si è diffuso rapidamente nella struttura di via Varesina, il contagio è viaggiato così rapidamente che la direzione sanitaria ha pensato all’ormai famosa variante inglese.

Ad oggi sono 88 gli ospiti positivi al virus su 116 totali, più del 75% dell’utenza complessiva. Gli anziani isolati sono per la maggior parte in buone condizioni di salute, i più sono asintomatici. Ma sono saliti a sei i ricoveri in ospedale. In accordo con l’Asst Lariana, la Rsa ha deciso di rimandare le vaccinazioni nella casa di riposo di Rebbio ed è necessario aspettare tre settimane dall’esito negativo dei tamponi. Dunque la speranza che le famiglie ripongono nei vaccini potrà realizzarsi non prima delle metà di febbraio. Nel frattempo continua il monitoraggio degli anziani, intervenendo con le terapie preventive con l’auspicio che le condizioni di salute restino buone e il contagio si risolva da solo.

La rapidità della diffusione ha fatto pensare alla variante inglese, la mutazione del virus isolata oltre la Manica che ha dimostrato una capacità di trasmissione molto più veloce.

Un’ipotesi suggerita anche da medici e referenti sanitari. Non è stato possibile però con l’Ats Insubria approfondire oltre perché la variante inglese non è più ricercata dalle autorità governative ormai dalla fine delle feste. La sua diffusione è stata ormai certificata e le possibili mutazioni del virus sono migliaia.

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