Altri tre bar chiusi, ma a Como
i locali si mettono in regola

Dopo il blitz di piazza Volta gli esercenti si adeguano. Sanzioni a Pura Vida, Panino Buono a lago e Civico XV

Ore 23.15, piazza Volta è un brulicare di persone. Ragazzi ammassati attorno alla statua, compagnie sedute sulle panchine a chiacchierare, la maggior parte in piedi, molti con una bottiglia di birra in mano. Ai tavolini dei bar e dei ristoranti, invece, grande rispetto delle distanze, personale con le mascherine, termometri puntati su tutti i clienti, protocolli anti Covid rispettati.

Dopo il blitz della scorsa settimana, quando 7 locali su 8 di piazza Volta sono stati chiusi e sanzionati per il mancato rispetto delle regole, introdotte per prevenire una nuova ondata di contagi senza per questo rinunciare a uscire e a vivere, ieri polizia, carabinieri, guardia di finanza sono tornati a effettuare controlli e verifiche nei bar e nei ristoranti maggiormente frequentati dalla “movida” cittadina. Scoprendo che la lezione della scorsa settimana è servita: la maggior parte si è messa in regola.

Su dodici locali controllati venerdì sera, infatti, soltanto tre sono stati sanzionati e chiusi dalle forze di polizia. Tutti gli altri hanno ricevuto, al massimo, delle raccomandazioni su procedure da migliorare, in particolar modo sul fronte della segnaletica (strisce per terra per mantenere le distanze piuttosto che cartelli con le regole da seguire).

La cronaca della serata

In verità la serata non era iniziata nel migliore di modi, quando i carabinieri, intervenuti con il personale dell’Ats e con i militari del nucleo ispettorato del lavoro di Como (impegnati nei controlli sul rispetto delle normative Covid in ambiente di lavoro anche durante il lockdown), sono stati costretti a chiudere per due sere (venerdì e sabato fino alla mezzanotte) il Pura Vida, ai giardini a lago. Nel bar i carabinieri esperti in materia di lavoro hanno anche trovato un lavoratore in nero. Già ieri i responsabili del locale hanno contattato le forze di polizia per informare degli interventi urgenti disposti per mettersi subito in regola.

Solo un’ora più tardi, in viale Geno, gli agenti della polizia amministrativa della Questura procedevano alla chiusura - solo per la serata di venerdì - del Panino Buono a lago. Alle 22.30 tutti fuori, porte chiuse con quattro ore di anticipo sull’orario causa mancato rispetto delle normative Covid (i poliziotti, proprio per evitare conseguenze economiche più gravi, ha fatto decorrere la chiusura immediatamente anziché dalla mezzanotte).

Da quel momento in avanti gli altri locali controllati (con una sola eccezione) sono risultati in regola. I carabinieri hanno fatto un paio di raccomandazioni al Lario’s di viale Geno e al Luca’s di via Foscolo, riscontrando però il rispetto delle norme anti contagio. I poliziotti hanno controllato il Pappafico, in fondo a viale Geno, il Giuliani, in piazza Funicolare, accertando anche qui il completo rispetto delle norme. I finanzieri sono tornati in piazza Volta al Krudo (chiuso la scorsa settimana): tutto a posto; al No Name, anche qui nulla da eccepire; all’Hosterietta (già risultata in regola otto giorni fa) e di nuovo ok; tutto a posto pure al ristorante Fontana d’Oro e al Caffè Duomo.

Il silenzio di Confcommercio

Solo dopo la mezzanotte i carabinieri sono stati costretti a far scattare il terzo e ultimo provvedimento di chiusura: è successo al pub Civico XV, proprio di fronte al comando provinciale dell’Arma. Come già la scorsa settimana da parte di Confcommercio nessun commento, anche se gli ultimi giorni sono stati frenetici di contatti tra l’associazione di categoria e i locali cittadini per dispensare consigli e raccomandazioni.

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