Anziano rapinato
Il basista era in piazza

Sospetti su alcuni soggetti che si aggirano nella zona dei posteggi

Recuperato il borsello della vittima in un cassonetto di Tavernola

Como

C’è qualche novità sul fronte dell’indagine avviata per la rapina commessa ai danni del pensionato inseguito fin dentro casa, malmenato e derubato l’altroieri.

La prima è che la vigilanza del centro commerciale Bennet di Tavernola ha ritrovato in un cassonetto vicino al supermercato il borsello che conteneva tutti i documenti della vittima, il signor Franco Rossi: «Per fortuna», dice lui, cui sarà quantomeno risparmiato l’incubo burocratico dei tanti adempimenti necessari a riottenere carte bancomat, carte di credito, documenti di identificazione. «C’era tutto - dice - tranne, ovviamente, il denaro».

La seconda notizia riguarda il contesto in cui la rapina è maturata, cioè l’area di piazza Volta, con il suo cantiere i suoi (ex) posteggi, le tre banche concentrate in cinquanta metri, le telecamere e i posteggiatori abusivi. In zona si dice che in realtà siano attivi, da queste parti, uno o più basisti.

Gente che soggiorna in piazza e che, alla bisogna, identifica potenziali vittime sorvegliando con attenzione il viavai da e per gli sportelli. Dopo averla individuata, il basista contatta i soci addetti al lavoro sporco che procedono al resto. Non si tratta necessariamente di rapine: più spesso si tratta di truffe, borseggi, raggiri. Ed è paradossale che tutto questo avvenga dalle parti di via Rubini, in una zona altamente videosorvegliata, soprattutto dalle telecamere degli istituti bancari.

Se davvero, come tutto lascia supporre, i tre rapinatori hanno seguito il signor Rossi dal momento della sua uscita dalla filiale di Banca Intesa e fino al cortile di casa, allora è alta la probabilità che qualche telecamer abbia ripreso tutto. In viale Cavallotti, per esempio, oppure nella zona di piazza Santa Teresa, da dove Rossi sostiene di essere transitato una volta arrivato in fondo a via Sinigaglia: «Ho svoltato a sinistra in via Campo Garibaldi preferendo la piazza, dove c’è un passaggio pedonale, alle scalette in fondo a via Sinigaglia. È vero, portano direttamente in via Borgo Vico ma in un punto in cui, senza strisce pedonali, è difficile attraversare».

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