Area giochi, il dono
vale 16mila euro
Ma il Comune la trascura

Daniela Maroni, presidente del Kiwanis, contesta la manutenzione dello spazio di viale Varese. «È costato 16mila euro donati dai comaschi, ma così non va. Non lo volevano? Bastava dirlo»

La polemica scorre sull’area gioco inclusiva inaugurata poco più di un anno fa, nell’ottobre del 2019, e finanziata da Kiwanis, Lions e la classe 1943 della Stecca.

A lanciare l’affondo è Daniela Maroni presidente del Kiwanis, parlando di un regalo per il quale abbiamo raccolto 16mila euro - dice - e fa male passare da viale Varese e vedere lo stato in cui si trova la zona. Nessuna manutenzione del verde, cani lasciati liberi di fare i propri bisogni anche dove ci sono i giochi, a cui si aggiunge lo stato generale di trascuratezza in cui versa l’area. Insomma, ci aspettavamo decisamente qualcosa di diverso rispetto alle condizioni in cui lasciati i giochi ».

Da piazza Del Popolo alle mura

L’installazione dei giochi, che sono studiati in modo da non avere alcun tipo di barriera architettonica e, quindi, per consentirne l’utilizzo senza problemi anche ai piccoli con disabilità, era stata caratterizzata da un iter burocratico con più di un problema.

I club di servizio avevano presentato la proposta in Comune e la prima idea era quella di realizzare i giochi (quando era stata presentata, nel 2018, era la seconda area attrezzata in questo modo in Lombardia e la prima nel capoluogo, avevano spiegato i promotori) nei giardinetti in piazza Del Popolo.

Successivamente, dopo una serie di ritardi legati all’iter da seguire, era stato deciso il cambio di location: viale Varese. Tra i motivi alla base della scelta il fatto che in piazza Del Popolo c’erano già dei giochi e, soprattutto, l’opportunità di tornare a far vivere anche dai bambini e dalle famiglie una zona di città appena fuori le mura e senza alcuna attrazione per i più piccoli, anche se con tanto verde a disposizione.

Come detto, nell’ottobre del 2019, la cerimonia di inaugurazione dello spazio giochi. I donatori avevano chiesto al Comune di attivarsi per tenere sotto controllo l’area scongiurando così il rischio di vandalismi (che non ci sono stati).

La numero uno del Kiwanis, oggi però contesta la manutenzione nel suo complesso, aggiungendo anche che per i bambini è difficile utilizzare i giochi se ci sono foglie, fango ed escrementi dei cani che vengono lasciati liberi dai proprietari. Forse si aspettavano qualcosa di più anche in un’ottica di riqualificazione complessiva della fascia lungo le mura dal punto di vista del verde e degli spazi a disposizione dei cittadini.

«Soldi raccolti con difficoltà»

Maroni va oltre: «Se il Comune di Como non voleva questo regalo - sbotta - lo poteva dire senza problemi fin dall’inizio e noi l’avremmo fatto tranquillamente in un altro Comune. Stiamo parlando di un dono da 16mila euro, una cifra raccolta con difficoltà e con impegno. In cambio ci si aspettava un maggior interesse da parte dell’amministrazione comunale per quanto riguarda la manutenzione». G. Ron.

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