Assalto armato in via Cadorna
I rapinatori fuggono in moto

Irruzione ieri nel tardo pomeriggio in un ”money transfer” - I banditi spianano le armi contro il titolare poi la fuga inseguiti dalla polizia

Como

Assalto a mano armata nel tardo pomeriggio di ieri all’interno dell’internet point / money transfer della Western Union di via Cadorna 28, da dove due banditi sarebbero fuggiti con un bottino in denaro ancora tutto da quantificare, dopo avere minacciato il titolare del negozio con una pistola.

Della dinamica della rapina - nella tarda serata di ieri, mentre proprio il titolare rispondeva alle domande dei poliziotti - si conoscevano ancora pochi dettagli, e non solo a proposito dell’importo della refurtiva, che potrebbe comunque essere cospicuo.

I malviventi hanno potuto contare sull’effetto sorpresa scappando a bordo di una moto, a quanto pare una moto di colore giallo, mentre il titolare del negozio contattava il 112 lanciando l’allarme.

Mobilitazione massiccia da parte delle forze dell’ordine, con le volanti della polizia impegnate nell’inseguimento dei fuggitivi allontanatisi verso via Milano e di lì, quasi sicuramente, verso via Napoleona e Camerlata.

La mobilitazione non è bastata a chiudere il cerchio attorno ai malviventi, almeno non in tarda serata, quando ancora entrambi risultavano in fuga. Ora bisognerà provare a risalire alla loro identificazione, né sarà così facile: gli elementi a disposizione dei poliziotti non sono molti. Si sa che vestivano di nero, avevano il volto coperto e poco altro, tolto il colore e il modello della moto, che potrebbe essere una moto di marca Bmw.

La polizia ha cercato a lungo testimoni, anche tra gli avventori della lavanderia a gettone che confina con il negozio. Qualche possibilità di facilitare l’identificazione dei rapinatori, potrebbe arrivare dalla eventuale presenza di impianti di videosorveglianza. Di sicuro sulla “buona” riuscita dell’assalto ha avuto un suo peso l’effetto sorpresa.

Era da parecchio tempo che non avvenivano più rapine in una zona tanto centrale della città, se si eccettua il tentativo andato a vuoto - e poi culminato nell’arresto degli autori - messo a segno ai danni di una gioielleria di via Adamo del Pero il 5 marzo dell’anno scorso.

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