Balocchi in centro
Folla record
ma il traffico regge

Migliaia di persone in centro città. Pieni gli autosili e stavolta anche i bus e i treni. Via Milano chiusa e i commercianti: «Non si lavora più»

Folla di visitatori ieri pomeriggio in centro per gli eventi di Città dei Balocchi. Traffico intenso, autobus e treni presi d’assalto, piazze stracolme: nella domenica dell’Immacolata vogliono esserci proprio tutti. Viabilità cittadina in forte affanno, ma non si è assistito a un vero e proprio blocco totale. Lungo il “girone”, più o meno a partire dalle 17, le auto hanno proceduto a rilento, rallentamenti importanti in via Cesare Battisti, viale Lecco, piazza del Popolo e via Manzoni. Più scorrevole la situazione sul lato opposto rispetto alle mura, in prossimità di via Cavallotti e viale Varese. Del tutto paralizzata invece via Dante, più o meno intorno alle 18 e in entrambi i sensi di marcia. Le macchine ferme con il motore acceso hanno reso l’aria pressoché irrespirabile per i numerosi pedoni sui marciapiedi.

Gli autosili Centro Lago e Valduce sono rimasti pieni durante tutto il pomeriggio, scarsa disponibilità di parcheggio in quelli di via Auguadri (dove gli automobilisti si sono incolonnati per diverso tempo nell’attesa di un posto), via Castelnuovo, tutto esaurito (440 stalli) alle 17.15. Auto in sosta selvaggia, come di consueto prima del Natale, in via Santo Monti e via Pessina, a poca distanza dal duomo. Anche ieri, come già documentato sabato, non si è riempito l’autosilo Valmulini. Buona l’affluenza di persone sugli autobus, che hanno sfruttato le corsie libere di via Milano per giungere più velocemente nelle fermate di piazza del Popolo e piazza Cavour. La chiusura della strada alle auto private desta ancora vibranti proteste da parte dei commercianti. «Mentre tutti si dirigono verso il centro, via Milano è deserta - ha lamentato Massimo Galeazzi, titolare del punto vendita Tim -. Io sabato pomeriggio non ho avuto clienti. Il Comune con questa scelta sta danneggiando tutti gli esercizi commerciali della via. Abbiamo già firmato una petizione, speriamo venga fatta marcia indietro. Se la situazione non si risolve entro breve, agirò per vie legali».

«Ben venga la chiusura, però mi chiedo perché aprire il transito ai bus - è la posizione critica di Viviana Noseda, proprietaria dell’omonimo negozio di abbigliamento - pedonalizzare completamente nei fine settimana avrebbe permesso a noi negozianti di lavorare meglio, e magari di organizzare qualche evento o attività per coinvolgere i visitatori».

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