Bando degli spettacoli estivi
«Troppi errori, non ci stiamo»

Tante critiche dalle associazioni e molte rinunce a partecipare

È scaduto ieri il termine per aderire al bando per la realizzazione degli eventi in città in agosto e settembre. Appena pubblicato, non è stato esente da critiche da parte di tante realtà comasche. In diversi hanno annunciato la decisione di non presentare domanda. Per sapere com’è andato, bisognerà però aspettare settimana prossima.

Il consiglio dell’associazione Music for Green ha deciso di non partecipare per infattibilità tecniche: «Ci dispiace molto per i cittadini comaschi – spiega Gabriele Gambardella, presidente di Music for green –. Per via delle condizioni e dei vincoli imposti, ci sembra venire meno la prerogativa del nostro modo di organizzare, vale a dire valorizzare gli artisti, il pubblico spettatore e i luoghi selezionati. Questa è già una battaglia difficile che affrontiamo quotidianamente nei locali: dal Comune ci aspettiamo qualcosa in più». Per Gambardella il bando ci può stare e non è male l’idea di scegliere alcuni spazi “inusuali” della città, ma va ritoccato nella forma: «Ha senso di esistere – aggiunge - purché formulato in maniera chiara e completa fin dall’inizio, esclusivamente se parallelo a un altro che restituisca ai cittadini e ai turisti i concerti nelle piazze, con palcoscenici attrezzati, idonei a una città turistica. Comunque, ripartiamo da zero, troviamoci già a settembre, insieme con le altre associazioni lariane e discutiamo insieme. La città ha bisogno di musica».

Anche all’Incirco ha deciso di non partecipare: «I motivi sono diversi – spiega il presidente Fabio Giangreco – un po’ per la presa di posizione dell’amministrazione verso gli artisti di strada, la stessa che poi dà vita a un bando dove si parla di performance di “circo, teatro e giocoleria varia”: è un controsenso molto fortej».

L’attore teatrale lariano Stefano Annoni aggiunge: «Le tempistiche di uscita del bando, di presentazione delle domande e di richiesta di durata degli spettacoli sono insostenibili e minano il valore stesso delle possibili proposte. Spero che tutte le associazioni culturali abbiano boicottato il bando. Anche se so che nella carenza di alternative qualcuno si piegherà alle richieste. Spero che i soggetti comaschi si mobilitino per dare una risposta e creare delle alternative con una progettualità e un respiro più ampio alla nostra città. Io do fin da subito la mia disponibilità». Per ragioni burocratiche, l’assessore alla Cultura Carola Gentilini preferisce non dire nulla circa la partecipazione al bando, rimandando a settimana prossima ogni commento: «Quest’anno si è arrivati sotto data – spiega – non penso sia stato fatto un cattivo lavoro. Sono pronta a recepire i consigli delle realtà comasche: penso d’organizzare un momento di confronto a settembre».

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