«Basta stare al bar
torno a fare rap
E porto i grandi qui»

San Fermo Andrea Scigliano in arte Sciglio, 28 anni «Canto il degrado e la musica come riscatto per uscirne» Il video girato nelle case popolari di Vighizzolo da Oryon

Faceva rap, con la Dogo Gang, Duke Montana, Sick Luke, Naghi e gli altri big. Poi ha aperto un bar.

Andrea Scigliano, in arte Sciglio, è stato dietro al banco del bar Spartan di San Fermo per un anno, ha avuto una pizzeria. Ma adesso ha detto stop ed è tornato al rap.

Anthem 2.0

Giovedì è uscito il suo nuovo brano che si intitola Anthem 2.0 che ha già avuto migliaia di visualizzazioni su you tube. Una canzone molto bella che parla di strada e delle vite di chi è cresciuto nelle case popolari «sognando una vita diversa che non arriverà mai» come dice il ritornello.

«Al bar era bello ma non avevi mai riposo - racconta lui - lavoravo 18 ore al giorno sette giorni su sette. E poi la musica è sempre stata la mia grande passione. Perciò ho pensato che adesso è il momento giusto per ritornare».

Dieci anni fa il rap era considerato di nicchia, adesso domina le classifiche.

«A Como c’era un bel movimento e ora che c’è questa energia vorrei riportare gli artisti qui - anticipa il rapper - Sto lavorando a un progetto nuovo con Naghi, rapper storico della scena comasca, membro dei MetroStars e fondatore del primo gruppo rap a Como e Jeff Grammi della Sotto suolo».

Il video di Anthem 2.0 è stato girato da Davide Giordano in arte Davide Oryon già famoso per lavori con altri artisti, tra cui Guè Pequeno e Marracash. Oltre a Sciglio ci sono altri ragazzi, tutti in tuta e piumino. Uno impenna il motorino in cortile, l’altro tira pugni, molti hanno viso o testa tatuata e tutti guardano nella telecamera con lo sguardo di sfida. Chi sono lo racconta Sciglio nella canzone che inizia con «Figlio di nessuno, figlio dell’odio, figlio della strada, cresciuto tra i lupi. Cresciuti in quartiere, per noi festa tutte le sere». E va avanti con: «La vita per noi non è facile sai, nati bad boys tra i palazzi con i guai». E’ la storia dei ragazzi meno fortunati, «sulla pelle mille tattoo parlano di una vita intera».

Gente vera

«Spero che questo video spacchi - dice Sciglio - mi ha fatto molto piacere vedere che, appena ho annunciato l’uscita su instagram, sono arrivati subito tutti i complimenti. Dopo questo video, con Naghi, ogni mese faremo uscire un video nuovo».

«Abbiamo girato a Vighizzolo e a Rebbio in via Di Vittorio - dice Oryon -. Nei video c’è gente reale». Come Alessio Loru, pugile con un viso pieno zeppo di tatuaggi sul quale indugia il primo piano. «La gente pensa chissà cosa Ma io sono un pugile faccio una vita di sacrifici. Mia mamma li odia, me li farebbe tirare via tutti. Ma a me piacciono».

© RIPRODUZIONE RISERVATA