«Basta tragedie nel lago
Nuovi lidi per tuffi in sicurezza»

L’idea dell’ex assessore Lorenzo Spallino: «Rendiamo balneabile e protetto tutto il primo bacino»

Il quarto giovanissimo annegato in quattro anni sul lungolago di Como, pone interrogativi su come ci si debba rapportare al lago, su quali limiti imporre e quali controlli prestare perché non si ripetano altre tragedie.

È lo scopo della riunione tecnica, convocata per oggi dall’assessore Elena Negretti con il comandante della polizia locale Donatello Ghezzo.

Un approccio al problema lo offre l'ex assessore Lorenzo Spallino, che ieri ha riesumato un suo intervento del 2017, successivo all’ennesima tragedia nel lago: «La gente fa il bagno a Villa Geno, perché è un bel posto, c’è un po’ di sabbia, si accede facilmente, ed è gratuito». «Con tutta la tristezza possibile per un altro ragazzo che non potrà diventare grande e per una famiglia senza più un figlio, continuo a pensarla allo stesso modo» ha twittato.

Per Spallino, che ricorda di avere fato anche lui il bagno nel primo bacino in gioventù, si pone la necessità di «creare nuovi lidi in una città sottoposta ad una pressione turistica enorme. Che non sono solo i turisti che vengono dall’estero e pernottano sul lago. Ma anche i visitatori domenicali».

© RIPRODUZIONE RISERVATA