Bastano i primi virus e l’ospedale va in tilt
Valduce, pronto soccorso al collasso

Ieri ambulanze e pazienti dirottati al Sant’Anna - Da via Dante: «Saturi, abbiamo cercato di liberare posti» - Code anche a San Fermo: «Polmoniti e guai respiratori»

Troppi accessi al Valduce e l’ospedale di via Santo Garovaglio dirotta ambulanze e pazienti al Sant’Anna.

Ieri intorno alle 15 il Pronto soccorso del Valduce era sovraffollato e i mezzi sono stati mandati a San Fermo. I numeri delle persone in attesa e in trattamento sono saliti ulteriormente alle 17, passando da un bacino di 25 cittadini a più di 30.

Così l’ospedale per cercare di gestire la criticità ha tentato di anticipare laddove possibile le riabilitazioni, dimettere i pazienti per trasferirli per esempio a Villa Beretta a Costa Masnaga oppure a Villa San Giuseppe ad Anzano. Un tentativo per liberare posti letto e accogliere più richieste d’aiuto.

La crisi di posti letto secondo i vertici ospedalieri del Valduce è legata all’arrivo dell’autunno: sono tanti i comaschi soprattutto anziani e con patologie croniche a soffrire delle prime bronchiti e broncopolmoniti. In città è già in corso una epidemia da rinovirus, soprattutto nella prima infanzia, che può dare problemi e laringiti agli asmatici e ai cardiopatici più deboli. È presto però per parlare di influenza, il picco è atteso solo dopo l’inizio di dicembre.

Secondo il Valduce alla base dei problemi di accesso ci sono anche aspetti organizzativi, legati alla gestione dell’invio delle ambulanze sul territorio provinciale. In via Santo Garovaglio però continuano anche le segnalazioni relative alle ambulanze a lungo ferme fuori dalle porte del Pronto soccorso con i pazienti a bordo, in attesa di un letto o di una barella.

Tornando alla giornata di ieri, i problemi dal Valduce hanno poi avuto ripercussioni sul Pronto soccorso del Sant’Anna, dove venivano dirottate le ambulanze. Il grado di affollamento dell’ospedale di San Fermo è progressivamente aumentato, con una sessantina di pazienti in coda e in visita nel pomeriggio. Gli specialisti dei reparti di emergenza urgenza di entrambi gli ospedali sottolineano con forza il fenomeno dell’auto presentazione. Molti cittadini si recano al pronto soccorso da soli, sulle loro gambe o al massimo accompagnati da un parente, per delle esigenze che non sono gravi. Anche per una semplice tosse. «Iniziano virus e bronchiti – spiegano dall’ospedale di via Dante– la struttura era satura, al completo. Abbiamo cercato di liberare posti con dimissioni e trasferimenti».

«Sta aumentando il volume dei pazienti – aggiunge Roberto Pusinelli, primario del Pronto soccorso del Sant’Anna – in particolare per le broncopolmoniti e, più in generale, per i problemi legati alla respirazione. Da noi è arrivato un gran numero di ambulanze, nel pomeriggio abbiamo raggiunto anche 35 pazienti in attesa. Registriamo, va detto, molte auto presentazioni. Si tratta di persone con problemi quotidiani, non gravi, sono urgenze per così dire soggettive. Questa gente qui da noi trova una risposta che difficilmente da sola riesce a trovare altrove».

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