Battello spazzino fermo
La Provincia ora si muove

La presidente: «Il consiglio provinciale approverà la convenzione la prossima settimana». Era tutto fermo da gennaio. Dopo l’inchiesta de “La Provincia” qualcosa si muove

Qualcosa si muove per il battello spazzino di proprietà della Provincia, ma storicamente utilizzato dal Comune fino a dicembre scorso, quando Palazzo Cernezzi ha riconsegnato le chiavi a Villa Saporiti rendendosi poi disponibile per una nuova convenzione.«Settimana prossima l’ok in consiglio». La presidente della Provincia Maria Rita Livio, dopo il tira e molla con il Comune, vuole chiudere nella seduta di martedì 15 marzo la partita sul battello e scarica la colpa sui tecnici. “Spazzello” è fermo alla diga foranea, non pulisce le acque cittadine del lago dal 31 dicembre, da quando è scaduta la convenzione tra i due enti per l’uso del mezzo. Questo battello appartiene a Villa Saporiti, le cui possibilità economiche sono ridotte all’osso, perciò da tempo viene fatto funzionare da Palazzo Cernezzi. Senza la firma per il rinnovo della convenzione però è impossibile togliere rifiuti e tronchi dal lago. Proprio ora che sta arrivando la primavera, il sole, i turisti, sarebbe un bello smacco per l’immagine Como. «Riferisco quanto risulta ai nostri uffici - spiega Maria Rita Livio - sappiamo che la Giunta del Comune di Como ha già deliberato per il rinnovo della convenzione a costo zero per la Provincia, ma non ci è ancora pervenuta la comunicazione ufficiale. Comunque sia adesso vediamo di risolverla velocemente. Settimana prossima porterò in fretta in consiglio provinciale il punto all’ordine del giorno per avere il via libera al rinnovo. Il battello resta alla città di Como, manca solo l’ufficialità». Sono passati mesi però, per altro il Comune ha già bussato alle porte della Provincia chiedendo di rimettere in moto il battello. «Se posso - commenta laconica Livio - gli uffici sono stati un po’ troppo lenti».

Resta invece ancora tutto da risolvere il caso del secondo mezzo, “Bat Spaz”, dato in uso dalla Provincia all’Autorità di Bacino che, però, si rifiuta di utilizzarlo nella zona di Villa Olmo e Villa Geno poiché il Comune di Como non appartiene al consorzio.

© RIPRODUZIONE RISERVATA