Benzina oltre la soglia dei 2 euro al litro
I gestori: «Il peggio deve ancora venire»

Galoppa il prezzo dei carburanti con punte record (2,2 euro) senza self service - Gli utenti si lamentano, i benzinai confermano: altri rialzi in vista, non sappiamo fino a quando

«Mi chiedete se i clienti si lamentano per il costo del carburante? Per forza… E hanno anche ragione. Ma noi non possiamo farci niente».

La benzina galoppa, e con esso il contatore degli euro per un singolo litro che giorno dopo giorno è sempre più alto. Nella giornata di ieri, il prezzo della super in città ha superato la soglia – di un certo rilievo, anche da un punto di vista “emotivo” – dei due euro.

Già nei giorni scorsi, sui social, era stato tutto un fiorire di battute sul costo eccessivo della benzina, ed in effetti le ultime ore non hanno fatto che rafforzare questa sensazione di scoramento ogni volta che la spia dell’auto si accende e bisogna prendere la decisione – sofferta – di recarsi dal distributore.

La situazione in città

In un breve giro per le aree di rifornimento della città, la situazione appare subito in tutta la sua evidenza: 2,059 euro al litro da una parte se con il self service (2,279 al litro se serviti), 2,02 euro da un’altra (2,20 se serviti) e via dicendo.

«Sì, la gente si lamenta, la benzina costa troppo», ci dice un ragazzo straniero che ha appena finito di effettuare un rifornimento ad un’auto in sosta. «Hanno ragione a lamentarsi – aggiunge Dario Bernasconi , al distributore Eni di viale Fratelli Rosselli – Ma il caro benzina è iniziato già da tempo, non solo in questi ultimi giorni. Noi non possiamo farci nulla. Abbiamo anche provato a chiedere ma nessuno al momento sa dirci o indicarci fino a che punto questo rialzo potrà arrivare. Di sicuro il prezzo salirà ancora. Ieri (l’altroieri, ndr) è aumentato di quattro centesimi, il giorno prima di altri 4 centesimi. È davvero tanto».

Accanto, mentre ci parla completando il rifornimento di un’auto, i colleghi annuiscono.

Procedendo lungo viale Innocenzo, ci fermiamo al distributore Ip: «Per ora a dire la verità i clienti non si sono ancora lamentati tanto per la soglia superata dei due euro», dice Roberto Rinaldi . Forse, aggiunge subito dopo scherzando, «non se ne sono ancora resi bene conto». «Oppure – ed è la constatazione più amara – sono ormai assuefatti a questi prezzi alti per fare il pieno. Oggi è il primo giorno che vendo la benzina super oltre i 2 euro per il self service, ma francamente non ho idea di quanto ancora in alto si possano spingere le tariffe».

«Noi abbiamo superato i 2 euro giovedì alle 17.30 – aggiungono ad un secondo Ip nei pressi della Questura, in viale Roosevelt – Cosa dice la gente? Si lamenta, perché la benzina costa troppo».

I gestori: «Noi impotenti»

La sensazione palpabile, insomma, è proprio quella di non sapere fino dove si potranno spingere i rincari. Un continuo lievitare verso l’alto, con l’asticella psicologica dei due euro per litro ormai alle spalle e in cui non si ha la minima percezione di uno stop imminente. «Ma noi non possiamo farci nulla ed è giusto che si sappia», è il coro che giunge infine dai gestori delle pompe di benzina del territorio.

E poco possono farci, dall’altra parte della barricata, anche gli automobilisti, colpiti al cuore ogni volta che – ultimato il pieno di carburante – fanno correre l’occhio prima sui litri versati nel serbatoio dell’auto e poi, subito sopra, sul totale da pagare solo qualche secondo dopo.

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