«Borgovico, nei weekend
chiudiamolo al traffico»

Ai candidati sindaco la lettera di residenti e negozianti. «Può diventare una piccola Brera»

Quella firmata da un centinaio di residenti e commercianti è una vera e propria lettera-appello al sindaco Mario Lucini ma soprattutto ai sei candidati a succedergli.

La proposta, per rilanciare via Borgovico vecchia è quella di chiudere la strada al traffico, la sera, tutti i fine settimana (venerdì e sabato) nei mesi estivi. Difficile dire ora se la cosa avrà un seguito, certo sono rari i precedenti in cui c’è stata una tale mobilitazione per limitare il traffico. Tutto è partito da Ester Negretti, pittrice, in Borgovico con il suo atelier e Sara Lampugnani. «Il nostro obiettivo - spiega - è quello di riqualificare e dare nuovo impulso ad una zona della città dal grandissimo potenziale, ma che ad oggi non è stata valorizzata come meriterebbe».

La formula per valorizzare il quartiere potrebbe così essere quella di bloccare le auto e far spazio ai pedoni e a piccoli eventi. Mercatini, iniziative culturali e artistiche: «Non pensiamo a qualcosa di impegnativo come la festa di settembre - dice Negretti - puntiamo a creare una situazione in cui il passeggio, per gli abitanti e per i turisti, possa diventare una piacevole abitudine».

Dal punto di vista viabilistico il cambiamento è una strada percorribile e già sperimentata. In occasione dell’annuale festa di quartiere, la chiusura al traffico non ha mai creato eccessive problematiche. La sensazione diffusa, tra i firmatari della lettera-appello, è quella di vivere e lavorare in una strada potenzialmente molto più bella e vivibile di quanto lo è ora.

«Questo vivace quartiere della città che rappresenta un vero e proprio gioiello storico e culturale, negli ultimi anni ha visto un forte sviluppo grazie alla presenza di molte nuove attività - si legge nella lettera ai candidati sindaco - siamo certi che, grazie ad una maggiore attenzione da parte delle istituzioni cittadine, la “porta della città” potrebbe divenire una zona strategica ed essere un polo di eccellenza e una grande risorsa non solo per gli abitanti e gli operatori del quartiere, ma per tutta la città». L’idea è quella di fare della Borgovico vecchia una sorta di “piccola Brera” lariana.

«Negli ultimi mesi, tanti cittadini comaschi e non solo, parlando con noi che “siamo di queste parti” ci hanno chiesto di fare qualcosa per valorizzare questa bella via - dicono Negretti e Lampugnani - abbiamo sentito nell’aria questa voglia di bello, di serenità, di vivere la città a misura d’uomo godendo dei luoghi storici e di quello che i comaschi possono offrire anche ai turisti. La via Borgovico vecchia oggi, come nella storia della città, è porta d’ingresso e luogo di viandanti con i suoi alberghi, ristoranti, conventi, artigiani, artisti, abitanti. Abbiamo voglia di vedere vivere al meglio questa via storica, una delle poche rimaste così caratteristiche e particolari. Per questo chiediamo di aiutarci a riqualificarla da subito e con uno sguardo verso il futuro».

E c’è anche un simbolico step per avviare il progetto: «Il primo passo potrebbe essere quello di denominare “Largo degli artisti” quella piccola area all’ingresso della via che adesso si è trasformato in un parcheggio selvaggio».
E. Mar.

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