Bus, giallo sul compenso
della super manager
«Dov’è la trasparenza?»

Magatti attacca sulla dirigente di Asf Autolinee. «Chiarire se incassa 75mila euro più altri 200mila». Ma da Comune e azienda, per ora, nessuna risposta

È vero che l’azienda Asf Autolinee versa a uno dei soci, Arriva Spa, 200mila euro per «costo del lavoro e oneri accessori dell’amministratore delegato», cifra che si aggiunge ai 75mila euro già previsti come compenso lordo annuo per lo stesso manager?

Da tempo il consigliere comunale Bruno Magatti formula questo domanda e si aspetta, come risposta, semplicemente un «sì» o un «no», auspicando «trasparenza». Eppure la risposta si fa attendere, tanto che Magatti è tornato a intervenire sul tema nell’ultima seduta consiliare a Palazzo Cernezzi.

«Ho chiesto all’assessore che si occupa delle Società partecipate, Adriano Caldara, di sapere se l’informazione in mio possesso corrisponda al vero oppure no (il Comune è socio di Asf attraverso la partecipazione in Spt Holding, ndr) - nota il consigliere - Su un documento che mi è stato fornito e che ha come intestazione “Contratto infragruppo di prestazione di servizi” tra Arriva Italia Srl e Asf Autolinee” figurano una serie di voci di costo, in particolare 200.351 euro per “costi del lavoro e oneri accessori amministratore delegato”, 25.042 euro oneri di locazione, 80.000 euro per quota iscrizione di iscrizione ad Asstra e all’Unione industriali. In totale sono 305.393 euro e vorrei sapere se tale cifra è stata versata negli anni passati e viene versata tuttora da Asf Autolinee al socio Arriva Italia».

La questione del compenso del numero uno dell’azienda degli autobus era stata sollevata già quando ai vertici c’era Annarita Polacchini, ora il ruolo di amministratore delegato - dall’estate scorsa - è ricoperto da Valentina Astori.

Il 51% di Asf Autolinee è di proprietà di Spt Holding (partecipata al 36% dal Comune di Como), il restante 49% è di Omnibus Partecipazioni (ne fanno parte in identica percentuale la citata Arriva Italia e Ferrovie Nord).

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