Calci e pugni per rubargli ottanta euro
I carabinieri arrestano due minorenni

Un quindicenne e un diciassettenne in comunità con l’accusa di rapina e lesioni -Il più giovane di loro denunciato in passato per episodi di violenza, ma non era ancora punibile

Como

Lo hanno scaraventato a terra. Lo hanno preso a calci e pugni. Lo hanno fatto finire in ospedale. E tutto per portargli via un’ottantina di euro in contanti. Protagonisti due ragazzini, residenti in provincia di Como, nell’Olgiatese per la precisione: uno di loro ha soltanto 15 anni. L’altro ne compirà 18 l’anno prossimo.

I carabinieri del nucleo operativo radiomobile di Como hanno arrestato, nella mattinata di ieri, due minorenni con l’accusa di rapina aggravata e di lesioni. I due sono stati prelevati da casa e portati in altrettante comunità che accolgono giovanissimi in situazione di disagio.

L’episodio risale a un mese fa, poco dopo la metà di giugno. Teatro dell’aggressione i portici tra piazza Perretta e piazza Gobetti. Vittima un giovane residente in città.

Pioveva quella sera su Como. E la vittima dell’aggressione si era fermato sotto i portici in attesa che la pioggia smettesse. Dopo pochi minuti gli si sono messi accanto tre persone: un maggiorenne - persona già nota alle forze di polizia e più volte finito in carcere per episodi di violenza - e due minorenni. La situazione sembrava quella di estranei che si incontrano per caso sotto un’acquazzone e che si scambiano qualche battuta su quello che sta accadendo. Ma nel volgere di breve tempo il clima è cambiato.

E lo ha fatto, più precisamente, nel momento in cui un giovane è passato in monopattino dalla zona dei portici. A quel punto il gruppetto di ragazzini - descritti dalla vittima come evidentemente ubriachi - si è messo a litigare (pare senza alcun motivo, se non per il gusto di azzuffarsi con qualcuno) con il giovane sul monopattino. Una colluttazione veloce, terminata con l’aggredito che si è allontanato per evitare che la situazione degenerasse.

A quel punto uno dei tre si sarebbe rivolto al giovane comasco poi finito in pronto soccorso, per pretendere da lui che gli andasse a prendere da bere (intendendo comprare bevande alcoliche) al bar. Al rifiuto, la situazione è precipitata. Sono cominciate le discussioni, poi gli spintoni fino a quando la vittima è stata trascinata a terra con violenza. E, una volta steso al suolo, colpito con calci e pugni. È stato in quel momento che uno dei componenti del terzetto gli ha afferrato il marsupio, con all’interno gli 80 euro in contanti, ed è fuggito.

Il ragazzo rimasto contuso per l’aggressione, ha quindi chiamato i carabinieri ai quali ha descritto tutto l’accaduto. E i militari, in effetti, sono riusciti a verificare che la dinamica è stata proprio quella raccontata, visto che parte dell’aggressione è stata ripresa dalle telecamere di sicurezza piazzate in zona piazza Perretta.

Il sospetto degli investigatori del nucleo radiomobile si è subito concentrato sui componenti di alcune baby gang che stanno effettivamente creando problemi in centro e la visione delle foto da parte della vittima ha portato al riconoscimento dei sospettati. Il più giovane dei due, tra l’altro, è stato protagonista di episodi di violenza in passato, quando aveva meno di 14 anni e per questo non è mai potuto finire sotto inchiesta. Fino ad ora, quando la Procura per i minori ha chiesto e ottenuto anche per lui la detenzione in una comunità.

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