Calcio Como, Porro
patteggia e torna libero

La svolta dopo avere concordato con la procura la pena e il risarcimento Cifra non inferiore al mezzo milione. Resta ancora ai domiciliari Foti

Torna in libertà Pietro Porro: ieri è stata depositata la revoca della misura cautelare in corso a carico l’ex presidente del Calcio Como, che era ristretto agli arresti domiciliari dallo scorso 8 gennaio, disponendone l’immediata liberazione.

La svolta nel destino giudiziario di Porro è stata determinata dalla decisione di patteggiare: accusato di bancarotta fraudolenta, l’ex patron ha concordato con la Procura una pena che il giudice ritiene congrua, e che comunque resterà al di sotto del limite per la sospensione condizionale, cioè due anni.

A permettere l’accordo per il patteggiamento con la Procura (l’inchiesta è coordinata dal pm Pasquale Addesso), è soprattutto la volontà espressa da Porro di risarcire l’erario e il fallimento per una cifra, secondo indiscrezioni, che non sarebbe inferiore al mezzo milione di euro.

.Via libera dunque alla scarcerazione dell’ex presidente, dopo il parere favorevole fornito dal pm.

Solo un mese fa identica richiesta di scarcerazione era stata rigettata, proprio per il parere negativo fornito dalla Procura.

Allora era stato paventato il rischio di reiterazione del reato, anche a fronte della «mancata conclusione di un accordo transattivo» tra i due indagati e i curatori fallimentari delle società travolte dal dissesto. Era stato quantificata in 2,6 milioni di euro la cifra da chiedere agli ex amministratori (non solo a Porro) di Calcio Como.

Resta ancora agli arresti domiciliari invece Flavio Foti, ex vicepresidente, che aveva fin qui condiviso con Porro il percorso giudiziario: entrambi si sono visti rigettare due istanze di scarcerazione, quella dello scorso mese di maggio, e quella che era stata presentata solo dieci giorni dopo il clamoroso arresto. A questo punto sembra molto probabile che anche Foti scelga la strada del patteggiamento.

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