Caos tamponi, non arrivano i risultati
Bloccata la piattaforma regionale

In tilt ieri il portale di Aria, ferme le comunicazioni con le farmacie comasche - Impossibile aggiornare i Green pass, nei guai lavoratori e studenti che dovevano rientrare

La piattaforma regionale va in tilt, non arrivano gli esiti dei tamponi.

Lunedì sera attorno alle 18 farmacisti e medici non riuscivano più a ricevere online gli esiti dei tamponi Covid, un disservizio che è durato anche per tutta la mattinata seguente.

Così centinaia di comaschi si sono ritrovati senza il certificato in mano per rientrare dalla quarantena e tornare al lavoro o riportare i figli all’asilo e a scuola.

Sono così piovute lamentele e richieste d’aiuto, alcune farmacie hanno consegnato dei fogli con il proprio timbro sperando potessero comunque per il momento fare fede non potendo stampare documenti e aggiornare i Green pass. Le persone che invece sono tornate a casa per scaricare online il referto hanno scoperto che anche il fascicolo sanitario regionale non funzionava.

La comunicazione

«Si comunica che causa di un problema di connettività al provider – questa è la comunicazione che il sistema regionale ha inviato ai medici ieri mattina – il fascicolo sanitario, la gestione per prenotazione delle prestazioni e il portale tamponi sono temporaneamente fuori uso. Sarà nostra cura avvisarvi non appena il servizio verrà ripristinato. Ci scusiamo per il disagio arrecato».

Un aggiornamento dati

Dalla Regione dunque inizialmente hanno motivato il disservizio per un problema legato a dei provider, un nodo nella rete dati. Ma i farmacisti invece hanno riferito che era in corso un aggiornamento del portale regionale.

«Da lunedì sera è in corso un aggiornamento del portale di Aria – ha commenta in giornata Attilio Marcantonio , presidente di FederFarma Como –. Il risultato è che siamo sommersi dalle richieste dei genitori che devono portare i figli a scuola e dei lavoratori che hanno bisogno del Green pass».

«In generale il sistema sembra sovraccarico, quando va gira lentissimo – ha spiegato ieri mattina Giuseppe De Filippis , il presidente dell’Ordine dei farmacisti di Como –, in questi giorni c’è una grande mole di tamponi da rilasciare per il rientro a scuola dei tanti alunni risultati positivi». A singhiozzo poi dal primo pomeriggio la situazione è tornata alla normalità in tutte le farmacie a macchia di leopardo. La mattinata è stata per molti lo stesso caotica. «Noi ieri mattina abbiamo compilato dei fogli con il nostro timbro – spiega Monica Orsenigo , titolare della farmacia di via Adamo Del Pero – sulla base dell’esito del tampone appena fatto in farmacia. Ma in classe come in azienda queste persone non hanno potuto mostrare il Qr code. Salvo promettere di portare il certificato non appena riattivato il sito».

Non bastasse alcune scuole e asili per il rientro in classe chiedono anche il certificato dei pediatri. Almeno per i casi positivi, solo che non tutti i pediatri rilasciano questi documenti prima compilati su base volontaria per aiutare un sistema altrimenti bloccato.

Così raccontano i genitori che spesso si trovano a dover discutere da un lato con gli insegnanti e i presidi e dall’altro con i pediatri di libera scelta o con i medici.

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