Caporalato e sfruttamento dei lavoratori: commissariata Mondialpol

L’indagine La Procura di Milano ha emesso un decreto di commissariamento giudiziario della società con sede in via Scalabrini

Il mondo della sicurezza “made in Como” finisce sotto controllo giudiziario. Dopo la cooperativa Servizi Fiduciari del gruppo Sicuritalia, la Procura di Milano ha emesso un provvedimento restrittivo anche per la Mondialpol, con l’accusa di sfruttamento dei lavoratori e caporalato. Il commissariamento è stato disposto con decreto d’urgenza da Paolo Storari, il pm che ha coordinato anche le indagini su Sicuritalia. Sul provvedimento si attende la convalida da parte del giudice delle indagini preliminari.

La Procura di Milano spiega che le indagini sul gruppo Mondialpol «stanno portando alla luce fenomeni di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, realizzati attraverso un assiduo sfruttamento dei dipendenti perpetrato, approfittando del loro stato di bisogno». Anche in questo caso, così come in quello della cooperativa Servizi Fiduciari di Como, la società (che ha sede in via Scalabrini) avrebbe «corrisposto al proprio personale retribuzioni ben al di sotto della soglia di povertà, sproporzionate rispetto alla quantità e qualità del lavoro prestato». Secondo la Procura nel corso delle indagini sarebbe emersa una «situazione di illegalità aggravata dall’elevato numero di lavoratori coinvolti, nonché di concorrenza sleale posta in essere dalla società». Il pubblico ministero ha così messo la società sotto controllo giudiziario, nominato «un amministratore che avrà il compito di controllare il rispetto delle norme e delle condizioni lavorative la cui violazione costituisce indice di sfruttamento lavorativo e proceda alla regolarizzazione dei lavoratori al fine di impedire che le violazioni accertate si ripetano, adottando adeguate misure anche in difformità da quelle proposte dall’imprenditore».

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