Carovita, mille prof vogliono tornare al sud. Ma ce la fanno solo in 114

Scuola Chiuse le domande di mobilità per i docenti: le mete più ambite sono Sicilia, Campania e Calabria - Il sindacalista: «Ormai anche al Sud gli istituti sono saturi»

Vivere a Como costa troppo, più di mille prof cercano di tornare al sud, ma sono in cento ce l’hanno fatta.

Si sono chiuse le domande di mobilità per i docenti di ogni ordine e grado, i tre principali sindacati hanno lavorato oltre mille richieste. Tanti insegnanti titolari nel Comasco quest’anno hanno chiesto di essere trasferiti in un’altra provincia. Complice anche la cancellazione del blocco dei tre anni prima imposto ai neo assunti all’interno del territorio dove avevano preso la cattedra a tempo indeterminato. Negli elenchi, si legge, le destinazioni più ambite sono le principali città della Sicilia, della Calabria e della Campania.

«Al Sud ci sono pochi alunni e pochi insegnanti da nominare»

Di queste oltre mille domande però è andata a buon fine solo una piccola percentuale, compresa tra il 10% e il 15%. Per la precisione, hanno ottenuto una cattedra 13 maestre dell’infanzia, 52 insegnanti delle elementari, 22 delle medie e 27 delle superiori. Dunque 114 insegnanti hanno la valigia pronta.

«Ormai anche le scuole del sud sono sature, non ci sono molte cattedre disponibili – spiega Gerardo Salvo, segretario di Uil Scuola Como – per un fatto demografico, ci sono pochi alunni nelle scuole e quindi ci sono pochi insegnanti da nominare. In questi ultimi anni tanti insegnanti che hanno trovato la cattedra al nord sono riusciti a tornare verso casa. Qui vengono per iniziare la carriera, per conquistare il posto fisso. Poi, appena possono, tornano nei luoghi di provenienza dove hanno famiglia e dove la vita è molto meno cara».

Siamo una zona di passaggio. Il risultato è che prima dell’inizio dell’anno scolastico c’è sempre qualche buco da tappare, molte scuole fanno fatica a reperire e convocare docenti, anche supplenti. La principale motivazione per cui tanti docenti vogliono tornare vicino a casa è economica. La vita a Como è molto costosa, siamo uno dei territori più cari d’Italia. Lo stipendio, come noto, è invece identico in tutte le scuole italiane. È un tema che in maniera ricorrente si ripresenta nelle province del nord e che rimane sempre irrisolto. In questa finestra di mobilità se ne sono andati via anche 39 bidelli, verso scuole di Avellino, Altamura, Caserta, Lecce, Napoli e così via.

In questa finestra di mobilità se ne vanno anche 39 bidelli

Chi ha più speranza di trovare un posto nelle scuole del meridione? Di sicuro i docenti che sono abilitati al sostegno, quindi gli insegnanti che hanno titolo per aiutare gli alunni con difficoltà accertate. Si tratta di insegnanti che da anni mancano all’appello, in tutta Italia c’è grande carenza e in una provincia come la nostra le scuole spesso non hanno il corretto rapporto docente alunno per questo tipo di bisogni. Anche docenti e bidelli con la 104 hanno una sorta di corsia preferenziale, si faccia l’esempio degli insegnanti che hanno nella casa d’origine un genitore anziano da assistere.

© RIPRODUZIONE RISERVATA