Centri per l’impiego a Como
«Poco personale, servizi cancellati»

La denuncia dei sindacati: «Colpa della riforma delle Province»

Manca personale nei centri che dovrebbero trovare lavoro ai disoccupati. Non è un paradosso, ma la fotografia della situazione sul nostro territorio. Per questo i referenti comaschi di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl ieri hanno manifestato a Roma, davanti alla sede del ministero del Lavoro, chiedendo la salvaguardia dei livelli occupazionali e, quindi, dei servi all’utenza.

«A quasi due anni dalla riforma delle Province - spiegano i sindacati - e ad oltre un anno dall’approvazione dei decreti di riordino degli istituti del mercato del lavoro, i Centri per l’impiego sono al tracollo».

«Le storture della riforma - sottolinea Vincenzo Falanga, coordinatore Rsu della Provincia - continuano a emergere e si traducono anche questa volta in tagli ai servizi. Per di più in un contesto in cui, a fronte della difficile situazione socio-economica, ci sarebbe bisogno di più attenzione nei confronti di coloro che hanno perso l’occupazione o sono ai margini».

Su 15mila disoccupati iscritti, l’80% è in carico ai Centri per l’impiego e il 20% a operatori privati.

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