Cifre nascoste sui bonus ai prof
Il provveditore: «Niente segreti»

Il capo dell’ufficio scolastico chiede trasparenza sull’assegnazione dei premi, ma i presidi si appellano al rispetto della privacy

«Niente segreti da carbonari sul bonus merito ai docenti».
Così la pensa il provveditore di Como Roberto Proietto, alcune scuole però non hanno pubblicato i nominativi degli insegnanti premiati economicamente perché si sono distinti per particolari meriti, e solo la Magistri lo ha fatto con la somma assegnata a ciascun docente.

«Non credo che i presidi siano tenuti a pubblicare nomi e cifre - spiega il provveditore - ma non vedo cosa ci sia di male nel farlo. Anzi, infondo si tratta di fondi pubblici assegnati al personale. Per di più la scelta è stata fatta da un comitato aperto a docenti, genitori, rappresentanti degli uffici territoriali e degli studenti. Meglio non creare sospetti. Non sono segreti da carbonari».

«Non vedo perché dovrei farlo, gli stipendi dei dipendenti e dei professionisti vengono pubblicati? - si domanda Domenico Foderaro, il dirigente scolastico del Pessina – noi abbiamo scelto sulla base dei criteri stabiliti da una commissione e che io ho applicato. Ci sono ragioni di riservatezza, non si può chiedere solo alla scuola pubblica di essere trasparente. Al massimo ne discuterò internamente con i docenti nel prossimo collegio».

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