Cinghiali, numeri da record
Ne sono già stati uccisi 1.500

L’altro giorno ad Argegno un esemplare è finito in un giardino L’ennesimo caso segnalato dalla Polizia provinciale: «Ce ne sono altri mille»

«Scusate, abbiamo un cinghiale in giardino. Qualcuno ci può aiutare?». Deve essere suonata più o meno così la richiesta giunta da un’elegante villetta a due passi dalla provinciale, salendo da Argegno verso Dizzasco. Per alcune ore, l’ungulato - piccolo, ma molto determinato e per nulla intimorito da cellulari e videocamere - ha scorrazzato in lungo e in largo per il giardino, lasciando traccia visibile del suo passaggio.

Non è che l’ultimo esempio di una emergenza sempre più visibile. In base ai numeri diffusi da Villa Saporiti, nei due Comprensori di caccia - Prealpi e Alpi Comasche - che fanno riferimento alla sponda occidentale del Lario ed alle valli adiacenti, sono stati abbattuti nell’ultimo anno 1.500 cinghiali, 200 dei quali dagli agenti della sezione venatoria. L’attenzione di Villa Saporiti - con il presidente Fiorenzo Bongiasca e il comandante della polizia provinciale, Marco Testa - resta alta, anche perché sempre nei due Comprensori di caccia sarebbe presente una popolazione di almeno un altro migliaio di questi temibili ungulati. Le segnalazioni nei mesi si sono moltiplicate.

L’articolo completo su La Provincia di sabato 2 febbraio

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