Città degli orologi fermi
E nessuno li sistema

Contratto di manutenzione scaduto da tempo ma la gara per un nuovo appalto è andata deserta. In totale Palazzo Cernezzi gestisce 31 impianti

La città dove sembra che il tempo si sia fermato. Almeno guardando gli orologi, visto che quelli comunali sono in larga parte guasti.

Fuori uso, dall’ultimo forte temporale, quello di piazza Cavour, ma è bloccato anche quello di Porta Torre (uno dei più antichi della città). Fermi pure quello all’interno del cortile antico del Comune, di via Vittorio Emanuele e di via Foscolo. Il motivo di questa situazione, che si trascina da mesi, è la mancanza di un appalto per la manutenzione (storicamente assegnato alla famiglia Panzeri, che aveva installato personalmente alcuni degli orologi più antichi). All’inizio dell’anno il Comune di Como aveva avviato la procedura per la gara d’appalto, seguendo la direttiva dell’Autorità Nazionale Anticorruzione che prevede di applicare «il principio di rotazione». Per semplificare significa che non si può invitare chi ha lavorato per l’amministrazione negli ultimi tre anni. Il risultato? La gara è andata deserta e nessuna azienda (escludendo già nelle fasi iniziali quella che aveva garantito la manutenzione negli ultimi anni, ma nel caso di Como praticamente da sempre). Da allora poi più nulla. Il Comune stava cercando di valutare la possibilità di suddividere gli appalti: da un lato gli orologi e, dall’altro, le campanelle delle scuole.

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