Città dei Balocchi sotto inchiesta
L’accusa: furto di elettricità

Coinvolti il coordinatore Daniele Brunati e un tecnico. Per la Procura sarebbero stati collegati abusivamente due degli ottanta proiettori dell’illuminazione

Quelle luci della Città dei Balocchi che illuminavano ed evidenziavano le bellezze architettoniche della Cattedrale sono piaciute a tantissime persone. Ma all’Enel sono andate “di traverso” visto che, secondo l’accusa, due di quegli ottanta proiettori che formavano le luminarie sarebbero stati collegati abusivamente alla rete.

Nei guai sono quindi finiti il coordinatore del Consorzio Como Turistica Daniele Brunati e il titolare dell’azienda Annoni-Grandi & C snc, Andrea Grandi, che sono accusati di furto aggravato di energia elettrica. Un reato che prevede, in caso di condanna, pene da tre a dieci anni di reclusione, e una multa compresa tra 206 a 1.549 euro.

Secondo il pubblico ministero, che ha inviato l’avviso di chiusura indagini, il caso riguarda due proiettori posizionati di fronte al Duomo di Como in occasione dell’ultima Città dei Balocchi e che avrebbero contribuito alle luminarie natalizie. La denuncia era partita direttamente da “Enel Servizio Elettrico Spa”.

«In questo momento non so bene di cosa stiamo parlando e a quale titolo io sia coinvolto - dice Daniele Brunati - Non ricevuto alcuna notizia ufficiale. Prenderò posizione quando mi saranno chiariti i contorni della questione. Posso però dire fin da subito che dal punto di vista mio e dei miei collaboratori sono sicuro di non aver fatto nulla di contrario alla legge».

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