Città in tilt, polemiche sui Balocchi
«Follia togliere un evento che piace»

Brunati: «Siamo contenti». Santambrogio (Amici di Como): «Indotto enorme» Il vicesindaco Caldara: «Le critiche ci sono sempre. Edizione positiva e con meno disagi»

Sipario sulla Città dei Balocchi, edizione numero 26. L’Epifania si porta via anche le piazze illuminate, i mercatini, gli eventi per i bambini, le tante iniziative e la pista di pattinaggio. Un’edizione che ha attirato in città centinaia di migliaia di persone nel corso dei quaranta oggi della kermesse e che ha incassato commenti entusiastici, ma anche numerose critiche. Le contestazioni hanno riguardato soprattutto i problemi viabilistici (aggravati dalla chiusura totale di via Per San Fermo) con annessa la chiusura di via Milano per favorire i mezzi pubblici e sgravare il girone.

Un sipario che si porterà dietro riflessioni e analisi di dati che saranno alla base del nuovo bando natalizio che sarà predisposto dal Comune nei prossimi mesi. Il coordinatore dell’iniziativa Daniele Brunati si dice «molto contento nonostante i dieci giorni di pioggia ininterrotta della prima parte» e sui disagi li confina «ad alcuni giorni e ad alcune ore». Dice che «il piano messo a punto e le sinergie tra tutti hanno funzionato». Ricorda «le tante persone, anche in termini di posti di lavoro, coinvolte» e dice che «le presenze non sono aumentate vista anche la pioggia».

A Palazzo Cernezzi nelle prossime settimane analizzeranno i dati e faranno un bilancio dei singoli aspetti. Il vicesindaco Adriano Caldara promuove l’ultima edizione: «Faremo valutazioni puntuali - dice - ma mi sembra che la manifestazione abbia avuto successo e che grazie al grande lavoro degli assessorati competenti sul fronte viabilistico, organizzativo e della polizia locale ci siano stati decisamente meno disagi dell’anno scorso. Importante è stato anche l’investimento sui mezzi pubblici, bus e treni per una manifestazione ormai regionale». E adesso? «Sicuramente si può e si deve migliorare, ma la strada è quella giusta. Stiamo parlando di una manifestazione che ci invidiano le altre città. Le critiche? Ci sono sempre, se si fa qualcosa o se non si fa nulla».

Marco Butti, delega alle Attività Produttive, ha detto: «Stiamo già lavorando al prossimo bando nel quale cercheremo di fare tesoro di tutto quanto emerso in queste edizioni. Il tutto con buona pace dei polemici permanenti».

Il presidente di Amici di Como, il gruppo di imprenditori che fin dall’inizio sostiene economicamente la manifestazione del Comune, Silvio Santambrogio dice senza tanti giri di parole: «Le critiche non interessano, contano i fatti e sono qui da vedere. Tutto è legittimo, ma è banale dire che stiamo parlando di un evento che piace. Noi siamo pronti a dare il nostro apporto economico anche il prossimo anno e ci auguriamo che il bando sia fatto con intelligenza. Vogliamo continuare a Como e sarebbe da matti se il Comune non facesse più nulla. Un’operazione da Tafazzi fermare qualcosa per il troppo successo. SI può migliorare, ci saranno idee nuove, correttivi, ma cancellare tutto vorrebbe dire annullare un indotto economico importante. Pensiamo agli alberghi: prima erano chiusi, adesso stanno aperti anche a Natale. Sarebbe un danno all’economia di una città che vuole puntare sul turismo enorme».

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