Città turistica senza piscine
Per un ricorso al Tar

Lido di Villa Olmo, “impugnato” il bando

Risultato: vasche invase dalle alghe e turisti in fuga

Nuova “tegola” sulla Como turistica. A farne le spese il lido di Villa Olmo, meta amata da comaschi e turisti, dove le piscine sono chiuse e la stagione stenta a decollare. «In questo momento le piscine sono ferme, non sono agibili, servono interventi importanti per renderle di nuovo fruibili», spiega Giorgio Porta, gestore del lido.

Motivo della chiusura, il bando per l’assegnazione della gestione del lido che ha individuato nella Sport Management l’aggiudicatario. Assegnazione che ha sollevato le proteste degli attuali gestori, bloccando di fatto l’aggiudicazione fino a pochi giorni fa, quando la situazione si è sbloccata a favore di Sport Management, ma anche rallentando l’attività, in piena stagione turistica, del lido.

Rallentamento dovuto alla chiusura delle due piscine per le quali servirebbero interventi di manutenzione importanti e investimenti che gli attuali gestori, in una situazione poco chiara sulla data di interruzione della loro attività, non si sentono di fare: «Siamo in una situazione di limbo – spiega Porta – il Comune non ha ancora fatto l’assegnazione definitiva a Sport Management quindi di fatto i nuovi gestori non possono entrare». Nuovi gestori che non possono iniziare e gestori attuali che non se la sentono di mettere quattrini in opere di manutenzione delle piscine con il rischio che, fra qualche settimana, debbano lasciare. Risultato, piscine verdi che sembrano stagni, clienti che latitano e offerta turistica che soffre le lentezze burocratiche e la querelle tra Comune e gestori.

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