Cittadella degli uffici alle caserme. Gara per il progetto, e i lavori partiranno l’anno prossimo

L’intervento La direttrice del Demanio: «Avanti come da programma, pronti entro il 2026». Nei nuovi spazi Prefettura, Archivio di Stato, Agenzia delle entrate e Direzione del lavoro

Caserma De Cristoforis: entro febbraio il bando per la progettazione da chiudere alla fine del 2023, nel 2024 la gara per iniziare, poi i lavori nella seconda metà dell’anno. L’agenzia del Demanio conta dall’estate del 2026 di restituire l’ex caserma alla città, concentrando in piazzale Montesanto buona parte dei servizi statali a cominciare dalla Prefettura e dall’Agenzia delle Entrate. L’iter, iniziato a giugno con l’acquisizione dell’immobile dal ministero della Difesa, prosegue secondo il cronoprogramma. L’obiettivo è correre e rispettare i termini prefissati. L’ultimo aggiornamento è fornito direttamente dalla direttrice dell’Agenzia del Demanio, Alessandra Dal Verme.

La restituzione

«L’intervento sulla ex Caserma De Cristoforis ha come oggetto la rifunzionalizzazione di un importante asset di proprietà dello Stato e la sua restituzione alla città di Como, alla quale questi spazi sono stati a lungo sottratti per via del loro asservimento ad usi militari. Il complesso immobiliare, infatti, è stato oggetto di un protocollo di intesa siglato nello scorso giugno tra l’Agenzia del Demanio ed il ministero della Difesa che si è impegnato al progressivo rilascio dei diversi edifici al fine di permettere all’Agenzia di sviluppare le attività necessarie al suo recupero».

La valorizzazione è finalizzata alla riallocazione, spiega Dal Verme, degli uffici della Prefettura, oggi in via Volta, dell’Agenzia delle Entrate e della Commissione Tributaria provinciale di via Italia Libera, della Direzione territoriale del Lavoro che ha sede in via Bellinzona, dell’Archivio di Stato di via Briantea e dell’Ufficio di Esecuzione penale esterna del ministero della Giustizia. Queste amministrazioni sparse per la città occupano spazi in affitto che costano due milioni di euro l’anno. «Oltre al risparmio in termini economici – dice Dal Verme - la valorizzazione del complesso permetterà di recuperare un importante complesso immobiliare secondo innovativi obiettivi di risparmio energetico, con una gestione ottimale degli spazi e degli impianti e una digitalizzazione della pubblica amministrazione, sempre più aperta e vicina ai cittadini anche in senso fisico. E con la riconversione della piazza d’armi della caserma dismessa in una piazza aperta alla città».

I passaggi

Il corso del progetto è stato confermato dal nuovo esecutivo. «Effettuate nella seconda metà dello scorso anno le necessarie interlocuzioni con il ministero della Difesa – conferma la direttrice dell’agenzia - completato il documento di indirizzo alla progettazione, si procederà nella prima decade di febbraio alla pubblicazione del bando per l’affidamento del servizio di progettazione dell’intervento che si prevede di concludere entro il 2023. Ciò consentirà di aprire, all’inizio del 2024, la gara di assegnazione dei lavori che partiranno così nella seconda metà dello stesso anno e si concluderanno, secondo le attuali previsioni, entro il secondo semestre del 2026. Questo progetto può viaggiare speditamente perché forte di tutte le procedure di accelerazione e premialità previste dalla normativa vigente».

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