Como Acqua, tariffa uguale per tutti
«Prevediamo cento assunzioni»

Enrico Pezzoli, presidente della società, parla delle novità che saranno introdotte nel 2019. «Piano di investimenti da 300 milioni per migliorare la depurazione»

Sarà operativa a partire dal primo gennaio la gestione unificata di Como Acqua, sotto la guida del nuovo presidente Enrico Pezzoli, 34 anni, bergamasco, eletto in quota Forza Italia all’unanimità al termine dell’assemblea dei Comuni tenutasi giovedì a Villa Gallia. Con lui entrano nel nuovo consiglio di amministrazione Andrea Livio (Pd, presidente uscente), e Laura Santin (Lega).

La nuova gestione si tradurrà in un interlocutore unico per tutti gli utenti, un numero unico di pronto intervento, e soprattutto una tariffazione unica per tutta la provincia. È su quest’ultimo aspetto che si concentrano gli interrogativi dei consumatori. Ci sono Comuni che ricevono l’acqua per caduta, altri che la devono pompare. Ma dal primo gennaio il costo sarà lo stesso per tutti i residenti.

Vorrà dire che qualcuno risparmierà, altri invece avranno adeguamenti al costo complessivo del servizio. In definitiva, si pagherà di più o di meno? Risponde il presidente Pezzoli. «Ci atterremo al tariffario imposto dall’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente, Arera, che deve essere applicato su tutto il territorio. Già ora le tariffe sono uniformate all'interno delle diverse società che sono confluite in Como Acqua. Ci sono poi Comuni che gestiscono il servizio idrico in economia, cioè in proprio. E qui vedremo le maggiori differenze».

«Si applicheranno le tariffe d’ambito, sulla base dei consumi - prosegue - E questo significherà la necessità di dotare tutte le utenze dei contatori. Abbiamo scoperto Comuni che non hanno mai installato i contatori e che facevano pagare l’acqua non sulla base dei consumi, ma a forfait. E questo non sarà più possibile. Le differenze tariffarie riguarderanno unicamente le prime e le seconde case. E ovviamente le attività produttive».

Quali sono gli investimenti che andrete a fare sul territorio? «Abbiamo predisposto un piano d’investimenti, evidenziando quali sono le priorità, avendo come obiettivo quello di mantenere una qualità alta del servizio. I nostri interventi si concentreranno sulla depurazione. Quando anche Comodepur confluirà in Como Acqua, si penserà ad un intervento per eliminare la puzza. E poi dovremo razionalizzare tutta la rete di captazione. Abbiamo un piano di opere di 300 milioni di euro per il prossimo triennio, che saranno finanziati dalla Regione, dall’Ato e dagli utili d’esercizio. Abbiamo anche in previsione di assumere un centinaio di persone, di cui una trentina di tecnici, vale a dire periti e i gegneri, e una settantina di impiantisti, idraulici e operai. Questi ultimi in particolare forniranno il grosso delle siqadre di pronto intervento che opererranno su tutto il territorio, rispomndendo alle chiamate degli utenti al numero unico che andremo ad istituire.

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