Como, delusione al Volta
Nessuno vuole fare il preside
nello storico liceo classico

Una volta era la scuola più prestigiosa della città, ora si trova senza candidati dopo la partenza di Iaia. L’autonomia non è più a rischio (gli studenti sono a quota 635): «Ma dovremo accontentarci di un reggente»

Nessuno vuole fare il preside al Volta. E un pensiero corre a Bruno Saladino. Il più antico liceo di Como è ancora alla ricerca di un reggente, un dirigente scolastico disposto a gestire due scuole in contemporanea, come da anni ormai accade in via Cesare Cantù. Eppure dopo tanti sforzi, dopo avere aperto un indirizzo di liceo scientifico, il Volta è cresciuto ed è arrivato a contare 635 studenti, sopra quindi la soglia di 600 iscritti, sotto alla quale il ministero toglie l’autonomia e il preside titolare.

Così quest’anno, raggiunto il traguardo, il liceo avrebbe il diritto ad avere un suo preside, oltre che un suo dirigente amministrativo, nessuno però si è fatto avanti. Nemmeno un dirigente scolastico, tra quelli in mobilità con la possibilità di scegliere una nuova scuola, ha deciso di iniziare questa nuova e prestigiosa avventura. «È così, il Volta può nominare un preside, ma nessuno ci ha scelto – spiega Maria Grazia Bernasconi, professoressa del classico con l’incarico di vice preside – ho appena rifatto i calcoli, a settembre avremo 635 studenti, siamo autonomi insomma, ma ci tocca la reggenza un altro anno. Vedremo chi si candiderà entro il 22 agosto, la nostra speranza, come corpo docenti, è che arrivi un dirigente già esperto e che ben conosce la nostra scuola».

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