Como, Pettignano si dimette
Otto ore dopo il sindaco lo fa tornare
Con un altro partito

Il sindaco ha rinominato l’assessore con le stesse deleghe ma come espressione di Fratelli d’Italia. Protesta delle minoranze in consiglio

Le dimissioni ufficiali di Francesco Pettignano sono durate solo poche ore. Il sindaco Mario Landriscina, dopo diversi incontri con i vertici di Fratelli d’Italia, ha riportato l’assessore dimissionario in giunta. Non più esponente di Forza Italia (partito che ha lasciato una settimana fa), ma ora è espressione di Fratelli d’Italia. Il partito di Giorgia Meloni, salendo a cinque consiglieri, ha rivendicato un assessore in più oltre a Marco Butti (Commercio e Urbanistica). Pettignano mantiene le stesse deleghe (Patrimonio e Cimiteri).

Intanto prosegue la protesta di Forza Italia: i consiglieri non hanno preso parte ai lavori dell’aula lunedì sera, contestando tra l’altro la decisione del sindaco di riammettere in giunta Pettignano. Le minoranze sono andate all’attacco: cartelli esposti dal Pd e il consigliere Alessandro Rapinese ha detto che Landriscina «si dovrebbe vergognare».

Questa la nota ufficiale del Comune diffusa nel pomeriggio: «Il sindaco informa che nelle more della conclusione del ridisegno della giunta comunale si è reso necessario provvedere alla nomina di un assessore a cui attribuire l’incarico in alcune materie che rivestono il carattere di strategicità e urgenza. A questo proposito è stato oggi individuato il sig. Francesco Pettignano a cui sono stati affidati i settori Patrimonio e Demanio, Servizi demografici ed Elettorali, Statistica, Servizi ed Edilizia cimiteriali, Archivio e Protocollo, Tempi e orari della città. Contestualmente, in attesa di procedere con l’affidamento di incarico ad un altro assessore, il sindaco assume a sé i settori delle Politiche educative e delle Politiche giovanili, Asili nido, Formazione, Rapporti con il Consiglio comunale, Assemblee di zona e Partecipazione, in aggiunta ai settori Affari istituzionali, Generali e Legali, Grandi opere, Università, che già deteneva».

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