Como, oggi via ai saldi

«Che errore se lo sconto
diventa un’ossessione»

Partono da domani i saldi dell’estate 2016, che dureranno per 60 giorni. Attenzione: conservare lo scontrino, la merce si può sempre cambiare

I clienti, soprattutto nelle prime settimane, sperano di potersi togliere qualche sfizio e di riuscire a trovare l’acquisto giusto per risparmiare. Occorre però stare attenti, per evitare ci incappare nel finto affare, o nell’affare sbagliato. Non a caso ConfCommercio Como rilancia, come ogni anno, la campagna “Saldi chiari”. Trentanove esercizi commerciali del settore abbigliamento in città e provincia esporranno una locandina con uno scontrino sorridente.

«Siamo purtroppo invasi da parole come offerta, sconto, promozione, saldo - spiega Marco Cassina, presidente del gruppo moda - Così diventa sempre più difficile capire il valore reale delle cose. Sempre più spesso ci sentiamo chiedere quant’è lo sconto prima ancora di conoscere il prezzo. È bene che si cerchi di risparmiare, di spendere meno, ma lo sconto non deve diventare un’ossessione. Una ricerca spasmodica del prodotto più scontato porta in tanti casi a fare l’acquisto sbagliato. Il commercio al dettaglio non sarà mai il luogo che in assoluto potrà offrire il prezzo migliore. Cerchiamo però di garantire prodotti eccellenti, maggiori tutele, vogliamo far vivere ai clienti il piacere di concedersi un acquisto, anche grazie a personale qualificato e capace, esperti che conoscono gusti e tendenze e sono sempre in grado di dare un consiglio per evitare spiacevoli e scontatissime sorprese».

Con “Saldi chiari” Confcommercio si impegna ad accettare sempre il pagamento con carta di credito, a sostituire i capi rovinati entro otto giorni e se la taglia non va bene, pur avendola provata, i negozianti rilasceranno un buono di pari importo da spendersi nei centoventi giorni successivi.

FederConsumatori suggerisce un decalogo. Il più importante è conservare sempre lo scontrino, anche i vestiti con il 30, 40, 50% di sconto si possono sostituire, è un diritto. La merce in saldo poi deve essere un avanzo di stagione, ma dell’ultima: non deve risalire a un’era fa. Sarebbe poi bene conoscere prima di andare in negozio il prezzo di partenza, anche se i venditori hanno l’obbligo di esporre anche il cartellino con il vecchio costo. Troppi manifesti sulle vetrine non vanno bene, meglio osservare la merce esposta. Provare il vestito è una garanzia, come lo è il confronto con più negozi concorrenti. Saldi e novità dovrebbero essere chiaramente separati e i bancomat e i pos dovrebbero essere sempre i benvenuti.

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