Como e il Giro di Lombardia: un po’ di storia e spazio alle foto (quelle d’epoca e le vostre)

Ciclismo La “classica delle foglie morte” parte o arriva a Como da diversi anni, qui ripercorriamo la sua storia e ricordiamo un episodio indimenticabile. Raccontateci anche voi la corsa cui siete più affezionati, scrivendoci nei commenti o mandandoci le vostre foto

Considerata una delle gare ciclistiche più prestigiose, il Giro di Lombardia è una delle “classiche monumento”, ovvero una delle più importanti corse di ciclismo professionistico su strada in linea di un giorno del calendario maschile. Tutte le “classiche monumento” si svolgono in Europa occidentale e le più antiche risalgono anche al XIX secolo, mentre le più recenti sono state istituite nel Novecento. Ciascuna delle “classiche monumento” si disputa ogni anno, in un periodo molto preciso e caratteristico per ciascuna gara.

La classica delle foglie morte

La stagione con cui si identifica il Giro di Lombardia da quando è stato istituito, nel 1905, è l’autunno, motivo per cui la gara è soprannominata dagli appassionati “classica delle foglie morte”, titolo che evoca i paesaggi autunnali lombardi attraversati dai corridori. Essendo nato all’inizio del ’900, il Giro di Lombardia è la terza delle “classiche monumento” per età, preceduta solo dalla Liegi-Bastone-Liegi e dalla Parigi-Roubaix.

Un po’ di storia

La storia tra Como e il Giro di Lombardia risale molto indietro negli anni, anche se l’arrivo nella città lariana fu istituito per la prima volta nel 1961 e tale rimase fino al 1984. Dal 1985 al 1989 invece Como divenne il punto di partenza della gara, che aveva come arrivo Milano e tornò a essere punto di partenza nel 2003 (nel frattempo il Giro si mosse da Monza a Monza tra il 1990 e il 1994; da Varese a Bergamo tra il 1995 e il 2001; da Cantù a Bergamo nel 2002). Como fu di nuovo punto d’arrivo della “classica delle foglie morte” tra il 2004 il 2010, mentre in anni più recenti è stata, sempre alternandosi con Bergamo, punto di partenza, nel 2014, di arrivo nel 2015, di partenza nel 2016, di arrivo tra il 2017 e il 2020, poi ancora di partenza nel 2021, di arrivo nel 2022, fino ad arrivare a quest’anno: oggi infatti i corridori hanno fatto le prime pedalate proprio a partire da piazza Duomo.

Un episodio indelebile: l’incidente di Remko Evenpoel

Uno dei ricordi che maggiormente sono rimasti impressi nella memoria dei comaschi del passaggio sul territorio della gara ciclistica è senza dubbio il terribile incidente in cui incorse Evenpoel nel 2020. Quell’anno per via della pandemia la corsa si è tenuta ad agosto, anzi per la precisione il giorno di Ferragosto: siamo alla colma di Sormano, a 42 km dall’arrivo, quell’anno previsto a Como, Remko Evenpoel viaggia subito dietro a Vincenzo Nibali quando, improvvisamente, urta con la bici il parapetto della strada sulla destra e precipita per una decina di metri. Un volo da brividi, che tiene tutto il pubblico col fiato sospeso: il soccorso alpino impiega ben 20 minuti per stabilizzare l’atleta e riportarlo a bordo strada, dove poi viene trasportato all’ospedale Sant’Anna di Como.

Per tutto il tempo il campione resta cosciente, non perde la lucidità nonostante abbia subito un trauma forte alla gamba destra, che, come verrà confermato poi dai raggi X, si rivela essere una frattura del bacino.

E voi? Quale episodio di questi lunghi anni di arrivi e partenze comaschi per la “classica delle foglie morte” vi è rimasto maggiormente impresso? Raccontatecelo nei commenti o mandateci le foto che avete scattato quest’anno e negli scorsi anni nel box qui sotto.

© RIPRODUZIONE RISERVATA