Como, elemosina in centro
Le liti per spartirsi le zone

L’ultimo episodio venerdì in via Diaz

Liti tra stranieri anche all’interno della città murata, dove la spartizione del territorio non è funzionale allo spaccio, ma all’elemosina.

Vi sono posizioni molto ambite, quelle che rendono bene, dove il passaggio è più frequente e vi sono maggiori possibilità di raccogliere l’offerta dei passanti. Spesso i questuanti si alternano, a ore ben precise. Dunque, vi sono aree di competenza ma anche orari da rispettare. Quando i patti vengono meno, ecco che si accende uno scontro.

È quanto avvenuto ieri mattina poco dopo le 11 all’angolo tra via Diaz e via Cinque Giornate, tra due stranieri che rivendicavano la stessa posizione. Solo urla, che si sono udite a distanza e anche all’interno dei negozi, al punto che sono stati gli stessi commercianti a chiamare i carabinieri.

Alla vista dei militari, i due sono magicamente scomparsi. Salvo riapparire poco dopo, quando gli uomini in divisa se ne sono andati.

«Portano tutti un borsello a tracolla, nel quale mettono i soldi raccolti - raccontano i negozianti - Si alternano durante la giornata almeno quattro di loro. Se uno non rispetta gli orari e si presenta in anticipo, scoppia la lite».

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