Como, Erri De Luca, 300 in coda
«Le paratie opera inutile»

Folla per lo scrittore e la presentazione al Sociale si sdoppia. «Il cantiere sul vostro lungolago un simbolo dello spreco di soldi pubblici»

«I ponti sono l’unica opera di edilizia cordiale, tengono insieme le parti. Ho lavorato come muratore per tanti anni e lo so per certo. I muri quelli no, quelli per definizione dividono». Passa dal Ponte di Mostar al celebre muro delle paratie, dal segno-simbolo della resistenza di un popolo che ha combattuto per la vita, durante la guerra nell’ex Jugoslovia, al cantiere-cicatrice sul lago di Como.

Lo scrittore Erri De Luca, ieri ospite a Como, nella Sala Bianca del Teatro Sociale, a margine di un incontro affollatissimo per la presentazione del suo ultimo libro “Impossibile”, Erri De Luca è tornato a dire la sua sulle paratie (nel 2016 aveva aderito alla campagna de La Provincia parlando di «deturpazione del lungolago» e «atto osceno in luogo pubblico con l’aggravante della continuazione»). «Non è un incidente di percorso, una causalità, voler alzare un muro che nasconde la bellezza di un lago - ha detto ieri - ma un esempio del nostro modello di sviluppo, che tende a prolungare opere pubbliche inutili, destinate a rimanere incompiute, in grado solo di sprecare denaro. In Italia esistono centinaia di casi simili, dove le risorse dei cittadini sono state buttate. A Como si tratta di rinunciare al proprio belvedere, in altre situazioni si è trattato di rinunciare alla sanità. Ai cittadini, preso atto dello sfacelo, rimane solo la denuncia».

Per ascoltare De Luca hanno fatto la fila sotto la pioggia 300 persone e gli organizzatori, per accontentare tutti, hanno proposto la presentazione in due momenti diversi.

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