Como: gli orologi pubblici
sono fermi da due anni

Segnano ore diverse ma nessuno li ripara.

Como è una città strana. Da nessun’altra parte del mondo, infatti, se si attraversano due vie ci si trova immediatamente catapultati in un fuso orario differente.

A Roma per esempio, metropoli di tutt’altre dimensioni e afflitta da problemi ben più gravi, non importa se ci si ritrovi di fronte al Colosseo, in piazza Venezia o alle Catacombe di Priscilla: l’orologio porterà sempre la stessa ora. Vale anche per Milano. Nella nostra città non funziona così.

Non ci si crede? È sufficiente fare un giro dentro e fuori la città murata e guardare cosa segnano le lancette comunali. Ieri, per esempio, l’apparecchio posizionato in piazza Vittoria faceva le dieci meno dieci invece delle diciassette meno dieci.

Da lì, camminando lungo via Cesare Cantù, via Giovio e via Vittorio Emanuele, si arriva a palazzo Cernezzi. Nell’atrio del Comune, l’ora indicata è quattro e nove minuti, invece delle cinque di pomeriggio. Quasi sei ore di differenza in cinquecento metri. In via Indipendenza, invece, il balzo avanti è di otto ore e passa, perché pure lì le lancette segnano le 12 e quarantacinque.

Se gli apparecchi, trentatré in tutto, riportassero l’ora corretta, a Como si passerebbe dal giorno alla notte in pochi metri. Ma, come tutti sanno, il problema non è il “fuso”, ma sono gli orologi comunali, guasti da tempo (non tutti, a dire il vero: quello in piazza Cavour e in piazza del Popolo funzionano) e senza che l’amministrazione, fino ad adesso, sia riuscita a mettere un punto, trovando una soluzione definitiva alla situazione. Alla dello scorso anno, era stato effettuato un intervento generale di riparazione degli apparecchi principali: purtroppo, avevano funzionato per alcune settimane prima di bloccarsi di nuovo.

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