Como: I lampioni-fiammifero?
«Segno di modernità»
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Fanno discutere le luci di piazza Grimoldi. Sì degli architetti. Capsoni: sembrano stortati dai vandali

Piazza Grimoldi, anche gli architetti plaudono alla riqualificazione. Anche sui lampioni a fiammifero, per i quali la voce discorde è soltanto una.

La piazza tra il Duomo e il Sociale è quasi ultimata, con più sedute, dei gelsi, un’illuminazione moderna e presto con dei nuovi schizzi d’acqua. I cittadini comaschi sono in maggioranza soddisfatti dell’intervento, molti però si interrogano criticamente sull’estetica dei nuovi punti luce a led.

Voce critica

«Bisogna sempre giudicare nel complesso e non nel singolo arredo urbano - consiglia Angelo Monti, storico presidente dell’ordine degli architetti di Como - quattro pali non determinano certo il risultato di un disegno d’insieme. Non focalizziamoci sui lampioni, è meglio sottolineare il tentativo di rendere centrale uno spazio pubblico».

Un commento più critico, ma comunque positivo, lo esprime un’altro famoso architetto, Fulvio Capsoni: «Il giudizio è ottimo - spiega l’esperto - su tutti gli elementi di piazza Grimoldi, la pavimentazione scelta per esempio, il tipo di vasche che stanno realizzando. È un contemporaneo che si confonde con il classico e restituisce valore al monumentale. Mi piace. Quanto ai pali - conclude il professionista comasco - invece mi spiace: qualche vandalo li ha piegati, mi disturba un po’».

La vena ovviamente è ironica, questi lampioni sono volutamente storti.

«Ma no suvvia, è un bellissimo prodotto - spiega Enrico Molteni, altro stimato architetto comasco - poi capisco che i cittadini si lascino andare a commenti e polemiche, ma i giudizi debbono avere almeno un po’ di competenza. I lampioni si inseriscono bene nel contesto, sono leggeri, contemporanei, discreti, per una piazza che acquista vivibilità.».

«Al passo con l’Europa»

La difesa della piazza e dei colleghi progettisti è totale in questo caso. «Sono arredi scelti anche per riqualificazioni in altre città d’Europa - dice Michele Bollini - siamo nel 2016, il mondo evolve, l’architettura pure, succede ovunque, ben vengano anche a Como elementi di novità. Questi lampioni si sposano benissimo con monumenti e palazzi».

Secondo Bollini «viviamo la contemporaneità ed è giusto confrontarsi con elementi innovativi, per altro questo era uno dei temi fissati dal bando di concorso per l’intervento in piazza Grimoldi. Comprendo le voci critiche, ma questi pali non sono certo novità impattanti, grandi capitoli come successo per Libeskind. Per altro mancano ancora le fontane che daranno un senso di verticalità, con l’illuminazione e il verde armonizzeranno gli spazi». Sulla riuscita del progetto, Bollini non ha alcun dubbio: «I cittadini, passeggiando, se ne accorgeranno. Tra il Duomo e il Sociale questo sarà un luogo accogliente, attrezzato, con tante sedute, senza costringere le persone a sedersi ai tavolini dei bar».

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