Como, intervista al sindaco
«Basta giochi, dentro o fuori»

Landriscina sulla crisi in Comune: «I temi ci sono, ora si decida se si vuole andare avanti compatti. Sono fiducioso»

Giacca scura, cravatta altrettanto, ma il sindaco Mario Landriscina dice subito di essere «assolutamente tranquillo». E dice in sintesi: ripartenza entro dieci giorni, o si chiude.

Il lunedì più complicato del suo mandato con dimissioni, cambi di partito, assenze dall’aula. Come l’ha vissuto?

Avendo alle spalle una professione che mi ha insegnato a mantenere la calma in situazioni di importanza vitale, emotivamente non sono particolarmente coinvolto. In questi mesi ho scelto una linea di pacatezza tesa a cucire e a costruire, ma ora si tira una riga.

Con Forza Italia sta andando tutto allo sfascio...

Voglio vivere positivamente la posizione di Forza Italia perché mi dà modo di tirare quella riga.

Nel concreto cosa pensa di fare?

Lunedì sera ho riunito tutti e ho annunciato che adesso si deve cambiare registro. Ho fatto la sintesi della mia infinita pazienza, con rispetto e con garbo: credo di poter enumerare le situazioni in cui tutti, nessuno escluso, hanno di volta in volta rappresentato con vigore, a volte con correttezza a volte meno, le proprie posizioni. Ho ascoltato tutti, non ho mai attaccato nessuno: è il mio stile, anche se non in linea con atteggiamento politico corrente. Rispetto le opinioni di tutti, adesso esigo che si rispettino le mie.

L’intervista integrale su La Provincia di mercoledì 14 novembre

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