Como, la tassa rifiuti non cala
L’ex assessore: «È tra le più basse
e il servizio funziona»

La versione di Magatti, che lanciò la differenziata: «La Tari sale in tante città, qui non possiamo lamentarci»

«Quasi ovunque la tassa rifiuti è aumentata negli ultimi anni, a Como non è accaduto. Anzi c’è una riduzione, seppur contenuta, e siamo ai primi posti nella classifica italiana». Bruno Magatti, oggi consigliere di minoranza, ha seguito nella veste di assessore all’Ambiente l’avvio della raccolta differenziata in città e la prima fase operativa. Respinge al mittente le critiche su un abbassamento della Tari poco più che simbolico, nonostante i risultati positivi sulla differenziata (ha raggiunto il 72%): «I costi aumentano, ci sono adeguamenti Istat ogni anno e la stessa spesa per smaltire la frazione indifferenziata è variabile - sottolinea - Il fatto che i comaschi non paghino di più, ma qualcosa meno (1,50 euro nel 2018 rispetto all’anno scorso, ndr) è quindi significativo e va dato merito ai cittadini che si sforzano per differenziare i rifiuti in modo corretto».

«Non possiamo lamentarci - insiste Magatti - anche perché bisogna considerare che il servizio è migliorato, abbiamo una nuova piattaforma ecologica, nuovi mezzi, la pulizia delle strade senza spostare le auto parcheggiate, la fornitura gratuita di sacchi. E 38 posti di lavoro creati sul territorio. La Tari serve per coprire interamente i costi del servizio pari a circa 13 milioni di euro l’anno».

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