Como, marciapiedi chiusi
Adesso le tegole fanno paura

Operai alle elementari di via Perti. Problemi alla copertura segnalati anche a San Francesco. Il sindaco: «Serve manutenzione, priorità alle scuole»

Vento e tegole, partono i lavori a Como, ma tanti tetti restano pericolanti. Le raffiche di inizio settimana hanno creato danni a diversi edifici della città. Ieri mattina sul tetto della scuola di via Perti dietro al Comune gli operai erano al lavoro. In classe in questi giorni i bambini hanno fatto lezione, ma per entrare e uscire è stato creato un percorso in sicurezza apposito. Lunedì infatti alcune tegole sono cadute a terra e per questo anche l’area antistante è stata transennata.

Da Palazzo Cernezzi l’ufficio comunicazione fa sapere che dopo questo primo intervento da oggi inizierà una seconda manutenzione importante che si è reso necessario fare in via Balestra, al museo Giovio. Il problema è simile, riguarda sempre il tetto e il distaccamento di alcune tegole. Il passaggio pedonale sottostante è stato momentaneamente transennato. Si procederà poi con l’ex chiesa di San Francesco dove si sono verificati analoghi cedimenti del tetto. Lo stabile che accoglie le esposizioni degli artisti è sempre del Comune e crea possibili pericoli in una zona del tribunale. Sono state installate delle transenne sia in via Mentana che in via Auguadri. È meglio stare attenti a cosa cade dal cielo anche in via Dante. Come già emerso negli ultimi giorni diverse tegole sono cadute dal tetto dell’ex orfanotrofio abbandonato su via Tommaso Grossi. Altre tegole però, lo si vede bene salendo all’ultimo piano dell’edificio di fronte, sono ancora in bilico e rischiano di cadere. Erano stati collocati dal Comune nastri bianchi e rosse e transenne di sicurezza, ma sono stati in parte divelti. Sarebbe stato un gruppo di studenti, da quanto riferiscono alcuni residenti, a togliere le barriere e la gente ieri nel pomeriggio passeggiava tranquillamente sul marciapiede a proprio rischio e pericolo. Una parentesi speciale per il Tempio Voltiano che rimarrà chiuso anche nei prossimi giorni, di sicuro fino a lunedì. Senza cartelli, comunicazioni e avvisi il Comune ha chiuso il monumento sul lago già mercoledì.La comunicazione ufficiale è arrivata solo il giorno dopo. A causa delle forti raffiche di vento, che nella zona hanno abbattuto anche numerosi alberi, si sono rotti diversi vetri del monumento dedicato a Volta e l’esposizione è stata chiusa per garantire l’incolumità dei visitatori. Il secondo piano della struttura, tra l’altro, è ancora inagibile ormai da quattro anni, cioè dal distacco di una porzione di intonaco dalla galleria del secondo piano. «Non si tratta solo di qualche tegola purtroppo – commenta il sindaco Mario Landriscina – servirebbero milioni di euro. La nostra priorità sono le scuole, da lì vogliamo partire». Il Comune invita i privati a inoltrare le eventuali richieste per gli eventuali danni subiti dal vento di lunedì scorso entro dopodomani, entro il 1 aprile tramite la mail [email protected].

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