Como piange Renzo Pigni
L’ex sindaco è morto nella notte

La città, ma non solo, in lutto per la scomparsa, a 93 anni, di una figura storica della politica comasca. Per quattro legislature in Parlamento, fu anche segretario di Pertini

La città di Como, ma non solo, è in lutto: nella notte è morto Renzo Pigni, amministratore e politico di lungo corso. Novantatrè anni, Pigni è stato prima deputato nelle fila del Partito Socialista dal 1953 al 1972 e consigliere comunale dal 1951 al 1994.

Per un anno, dal 1992 al 1993 è stato anche sindaco della città, dopo aver ricoperto la carica di vice di Antonio Spallino. Illuminato e sempre disponibile al dialogo, con avversari politici e comuni cittadina, Pini è stato partigiano e nel 2003 insignito dell’Abbondino d’oro, la massima carica onorifica di Como.

Un’intera vita, la sua segnata dall’impegno politico. Nato a Fagnano Olona nel 1925, tre anni dopo si trasferì a Como con la sua famiglia. Finita la guerra ha imboccato la strada dell’impegno politico sindacale. Nel 1953 l’ingresso in Parlamento,fece quattro legislature, fu anche segretario di Sandro Pertini, presidente della Camera.

Negli anni Settanta fu vicesindaco nella giunta di Antonio Spallino. Poi sindaco, sostenuto da una coalizione formata dalla Democrazia Cristiana, Partito Socialista Italiano, Federazione dei Verdi e Partito Democratico della Sinistra, con l’appoggio esterno del Partito Repubblicano Italiano e del Partito Socialista Democratico Italiano. Una stagione politica brevissima che si chiuse a causa delle divergenze sul recupero dell’Area ex Trevitex di Camerlata.

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