Como, ressa in centro
Il Comune non fa nulla

Landriscina: «Domenica Como si è comportata in modo poco responsabile, ma è stato così in tutta Italia»

Como

Il sindaco valuta, si appella, discute, ma le decisioni non arrivano. La ressa in centro storico di due giorni fa non ha portato il Comune a prendere alcun tipo di iniziativa.

Il passaggio dalla zona arancione alla zona gialla, voluto con forza dalla Regione, è una scelta che spetta al governo. Ma è pur vero che i sindaci un margine di manovra ce l’hanno, ad esempio possono chiudere delle aree delimitate, per potenziare i controlli o per cercare di gestire al meglio possibili assembramenti. «È una discussione attuale, tanti si stanno esprimendo in queste ore – dice il sindaco Mario Landriscina – Le scene viste in centro per lo shopping di Natale, a Como come in altre città, me le aspettavo. Le tante presenze dentro le mura rappresentano però ossigeno per il commercio. Certo domenica Como si è comportata in maniera poco responsabile, come gran parte dell’Italia».

Ma dal Comune nessun provvedimento restrittivo. «Cominceremo a dare dei segnali – dice Landriscina – subito sull’asporto degli alcolici nelle bottiglie di vetro. Sui restringimenti di determinate piazze ne stiamo parlando, ma gli assembramenti possono crearsi anche altrove».

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