Como, rimuoveva auto in sosta
E chiedeva soldi per restituirle

Titolare di una ditta specializzata nella rimozione di veicoli denunciato per estorsione dalla Polizia Locale

In piazza Santa Teresa dal 2013 era attivo un posteggio totalmente abusivo, su un’area di proprietà comunale. Ci stavano 35 auto, i cui proprietari pagavano, in nero, un canone di locazione mensile variabile tra i 60 e gli 85 euro. Il posteggio abusivo è riconducibile al titolare - da poco venuto a mancare - di una società che risulta fallita, la Santa Teresa sas. In sette anni di affitti la società avrebbe incassato qualcosa come 180mila euro.

La storia del posteggio abusivo sotto il ponte della ferrovia viene fuori da una lunga indagine della polizia locale.

L’indagine ha preso il via circa un anno e mezzo fa, quando alcuni automobilisti si sono rivolti ai vigili per lamentare il fatto di avere subito rimozioni quantomeno sui generis. Non trovavano più le loro auto, in qualche caso rimosse su aree private. Non che non si possa fare ma se, trattandosi di aree private non serve l’intervento di alcuna forza di polizia, in genere chi chiede l’intervento del carroattrezzi - per esempio per un carraio ostruito - se lo deve anche pagare, salvo poi rivalersi sul trasgressore. E invece no.

Secondo la Procura, il titolare dell’autosoccorso procedeva alla rimozione rivalendosi sul proprietario del veicolo, facendogli pagare somme variabili tra i 150 e i 250 euro, e quando questi non avesse pagato, spiegando chiaramente che lui il veicolo non lo avrebbe restituito. La Procura gli contesta i reati di usurpazione di funzioni pubbliche e di estorsione, commessi l’uno e l’altro «in concorso morale e materiale» con il referente della “Santa Teresa sas”, indagato e poi deceduto.

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