Como, strade piene di buche anche d’estate: «Ora basta»

Cittadini arrabbiati, problemi in moltissime zone della convalle. Dal Comune la promessa: «Rappezzi nei prossimi mesi, interventi più corposi possibili solo in primavera»

Buche ovunque. Le strade della nostra città, da quelle più centrali a quelle più esterne, si riscoprono poco in salute. Tra segni evidenti di usura e tombini che creano “salti” nell’asfalto, auto e moto rischiano spesso di incorrere in affossamenti e buche.

Molti gli esempi in città, segnalati anche dai nostri lettori, che chiedono di dire «basta» all’annoso problema. Sul lungolago, proprio sulla riga dello stop al semaforo in corrispondenza della Navigazione, è ben visibile una buca piuttosto ampia che crea problemi soprattutto ai motorini. Motociclisti che devono fare attenzione ai tratti dove il manto stradale risulta disconnesso come in viale Puecher, davanti all’hangar (l’asfalto è molto rovinato su un’ampia zona e sono presenti diverse buche).

Le buche sono particolarmente visibili in altri punti. In via Milano, all’incrocio con viale Roosevelt, un affossamento piuttosto profondo mette in evidenza il ciottolato sotto l’asfalto, come del resto quello su via Dottesio, nei pressi dell’incrocio con via Fiume, sulla carreggiata in direzione Lecco, che risulta particolarmente ampio e profondo. Stesso discorso vale per la buca in via Aldo Moro nei pressi del parcheggio dell’Ippocastano. Buche e disconnessioni del manto che si registrano sia lungo le carreggiate delle strade cittadine, sia in prossimità di stop, precedenze, semafori e rondò. È il caso quest’ultimo di via Carso, in prossimità della rotatoria e dell’incrocio con Salita dei Cappuccini, con una buca proprio prima dell’ingresso nel rondò. Problemi anche alla rotatoria di via Valleggio, in corrispondenza con l’incrocio con via Salvo D’Acquisto, dove il manto stradale risulta piuttosto disconnesso. In generale, gli affossamenti sono presenti un po’ ovunque sia sulle vie meno frequentate che sulle grandi direttrici cittadine. È il caso di via Piave dove, lungo il tratto compreso tra l’immissione da via Piadeni e l’incrocio con via Carloni, il manto risulta piuttosto danneggiato, con evidenti segni di rifacimento e rappezzi che creano disconnessioni nell’asfalto. Sempre nella zona, in via Briantea angolo via Piave, ampi spazi della carreggiata mostrano piccoli salti e buche, mettendo in evidenza una porzione di manto stradale poco sicura soprattutto per moto e motorini.

Oltre all’asfalto disconnesso e alle buche, in generale, è forte la presenza, sulla maggior parte delle strade cittadine, di tombini che risultano o infossati rispetto al livello della strada o sopraelevati. Tombini che, non essendo “inseriti” in maniera corretta nell’asfaltatura della strada, creano salti pericolosi, come nel caso del tombino in via Aldo Moro angolo via Ambrosoli.

L’assessore ai Lavori pubblici Vincenzo Bella assicura l’impegno a procedere con le prime sistemazioni: «Faremo degli interventi di rappezzo più urgenti, prima della fine di novembre, sulle strade non interessate da lavori di rinnovo delle tubature del gas. Per gli interventi più corposi bisognerà invece attendere la primavera. Per le altre strade, alcuni ripristini saranno a carico delle società che interverranno per la sostituzione dei sottoservizi mentre altri saranno a carico nostro».

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