Como, tassa di soggiorno
Accordo con Airbnb
Ora pagheranno tutti

Sarà saldata con la prenotazione online così non dovranno più essere i proprietari a versarla. Verso la riduzione dei mesi con lo sconto del 50%

Il turismo registra un costante segno più non solo sul lago, ma anche in città. Sono stati aperti nuovi alberghi (incluso il primo cinque stelle del capoluogo) e sono sempre più numerosi i comaschi che decidono di trasformare i loro appartamenti in case vacanze da affittare ai turisti. Il confronto tra gli ultimi anni registra un aumento significativo di esercizi extra alberghieri: dai 404 del 2017 le attività non alberghiere sono salite a 599 quest’anno.

Le statistiche di Palazzo Cernezzi sui pernottamenti rilevano, solo per le case vacanze più di 58mila pernottamenti dichiarati per un corrispettivo, in termini di tassa di soggiorno, di circa 55mila euro-

L’amministrazione comunale ha quindi previsto la sottoscrizione di un apposito protocollo d’intesa per la riscossione dell’imposta di soggiorno con le principali piattaforme di prenotazioni on line. Si partirà con Airbnb, seguendo il modello già avviato da città come Genova, Firenze, Bologna, Rimini, Palermo, Milano e Napoli. La convenzione che verrà sottoscritta prevederà che l’utente versi al momento del pagamento della struttura anche l’imposta di soggiorno. Periodicamente Airbnb verserà a sua volta le quote a Palazzo Cernezzi. In pratica la piattaforma informatica utilizzata in tutto il mondo si sostituirà direttamente ai proprietari che non avranno più gli obblighi di rendicontazione. In questo modo il Comune punta la tecnologia dei portali per raccogliere in modo più semplice l’imposta e, contestualmente, a ridurre l’evasione poiché il passaggio on line rende tutto tracciabile. Analogo accordo verrà sottoscritto con Keasy, che ha da poco aperto in viale Varese.

Non solo. Visto l’allargamento della stagione turistica, Palazzo Cernezzi sta anche pensando di diminuire i mesi in cui è in vigore lo sconto del 50% sulla tassa per i turisti limitandolo al periodo tra novembre e febbraio anziché tra ottobre e marzo.

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