Como: viale Geno, la lite non finisce
Pallanuoto: «Dateci le chiavi»

I nuovi “proprietari” invocano l’intervento di un commissario. E Rapinese attacca il sindaco: «Siete riusciti a cancellare cent’anni di storia»

La battaglia legale tra le due società sportive per aggiudicarsi la piscina di viale Geno si è conclusa dopo due anni in favore dei pallanuotisti. Ciò nonostante la storica Como Nuoto chiede un ricalcolo del bando alla luce della sentenza e promette nuove azioni legali. Di contro la Pallanuoto pretende che le decisioni dei giudici vengano rispettate. «I giudici esplicitano l’esecuzione della sentenza in nostro favore – spiega l’avvocato della Pallanuoto Roberto Rallo – se l’ordine dovesse essere disatteso chiederemo l’intervento di un commissario. Sono sicuro nel caso che anche la Corte dei Conti vorrà domandare al Comune le ragioni del suo agire. Nell’interesse della collettività trattandosi di un bene pubblico spero bastino dieci giorni, due settimane al massimo per la consegna della piscina».

Nel frattempo in consiglio comunale sul caso si è accesa la polemica. «Siete riusciti a cancellare una società che da cento anni faceva sudare i comaschi - ha attaccato Alessandro Rapinese – la cui sede fisica portava lo stesso nome della squadra. La Pallanuoto cosa valorizza? Ha dichiarato 2900 tesserati dei quali 2800 sono di una società terza assai lontana da Como. Avete accontentato una realtà che non è nemmeno lombarda. Non la vedo in forma sindaco, ci vediamo quando si ricandida». La Pallanuoto ha creato un raggruppamento temporaneo d’impresa con la società di Genova Crocera Stadium, aumentando così il numero degli atleti, uno dei criteri utili all’assegnazione del bando. Ma non c’è niente di illegale, l’apertura a realtà forestiere era prevista dal bando. In un primo momento la gara era stata assegnata alla Como Nuoto, poi però la Pallanuoto ha vinto un ricorso al Tar ed ora anche l’ultimo appello in Consiglio di Stato.

«Piaccia o non piaccia il Comune si è costituito insieme alla Como Nuoto ed ha impugnato la prima sentenza vinta dalla Pallanuoto», ha risposto il sindaco Mario Landriscina – tanto per sgomberare il campo dai dubbi.

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