Como, violenza e degrado ai giardini
«Ormai i bimbi non si vedono più»

Alcol, botte, litigi tra le decine di migranti che ogni giorno stazionano nel parco Dai proprietari del bar ai gestori dei giochi, coro unanime: «La situazione è fuori controllo»

«Guarda l’ora: sono le 16 ed è una giornata bellissima. Vedi i bambini saltare sui tappeti elastici? Purtroppo no, non c’è nessuno. Due anni fa era l’opposto: è un disastro». Francesco Scanziani lavora da una vita ai giardini a lago e i suoi tappeti elastici sono di fronte alla grande fontana, luogo, giovedì, di un litigio furioso fra ragazzi africani finito con accoltellamenti e feriti. Con il passare del tempo, i clienti sono diminuiti: «Una vita di lavoro e sacrifici - continua sconsolato -. Speriamo cambi qualcosa».

L’episodio, non il primo, accende la luce su una zona, quella dei giardini a lago, al centro di segnalazioni e preoccupazione da parte di frequentatori e commercianti. Il problema? I violenti litigi e l’abitudine ad alzare il gomito da parte di diversi migranti, collocati di solito nella zona della locomotiva. Anche ieri pomeriggio, nello spazio verde adiacente, una trentina di ragazzi di colore bevevano birra e vino in cartone, chi sdraiato per terra chi seduto su una panchina.

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