Como, Ztl: beffa delle nuove telecamere
Non fotografano due auto su dieci

Testato il sistema che dovrebbe identificare i mezzi anche in uscita dall’area pedonale. L’occhio elettronico ha visto solo l’80% delle violazioni riscontrate dai vigili presenti ai varchi

Annunciate come la novità in grado di cancellare il problema dell’assedio di auto e furgoni in centro storico, le telecamere che fotografano le targhe dei veicoli anche all’uscita dalla Zona a traffico limitato ancora non sono entrate in funzione.

I rinvii si sono susseguiti, come spesso accade dopo gli annunci ottimistici della vigilia. Ora si scopre che la difficoltà non era solo legata alla necessità di ottenere da Roma tutte le autorizzazioni in materia di privacy, ma è emerso anche un malfunzionamento degli apparecchi acquistati dal Comune, durante la fase di sperimentazione.

Di qui l’ennesimo stop e conseguentemente l’impossibilità di sanzionare i mezzi che restano all’interno della Ztl anche oltre l’orario consentito (l’unico modo per multarli sono i controlli da parte dei vigili ai varchi, ma l’organico della Polizia locale non consente certo di garantire una presenza costante).

Cos’è accaduto? Il test effettuato per verificare il corretto funzionamento degli “occhi elettronici” ha dato esito negativo.

O meglio, ha messo in luce aspetti che andranno quantomeno approfonditi. Il sistema, infatti, non fotografa tutte le auto che escono da uno dei varchi della Ztl, un 20% sfugge alle telecamere. Una discrepanza emersa in modo lampante confrontando i dati degli occhi elettronici con quelli registrati dagli occhi degli agenti di Polizia locale: nello stesso arco temporale sul taccuino del vigile era stato annotato un numero più alto di veicoli.

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