Comprava l’hascisc a 13 anni
Era lui che chiamava lo spacciatore

Emerge un inquietante retroscena dietro l’arresto di un pusher in via Aldo Moro All’arrivo della polizia ha tentato la fuga. Poi ha spiegato: ho preso la droga per gli amici

Frequenta ancora le scuole medie, il ragazzino che è stato sorpreso a comprare dell’hascisc da uno spacciatore in via Aldo Moro, a Como. È allarmante il retroscena del blitz compiuto dalla polizia che ha portato all’arresto di uomo di 53 anni, ghanese, con l’accusa di spaccio di sostanze stupefacenti. Allarmante perché il minorenne sorpreso a trattare l’acquisto di 5 euro di droga è poco più di un bambino: 13 anni appena.

Un’età che ha lasciato increduli gli stessi agenti della squadra volante, abituati a essere testimoni di fatti ai confini con la realtà. Il ragazzino, secondo quanto ricostruito dai poliziotti, ha preso il telefono cellulare e ha composto il numero di quello che sapeva essere uno spacciatore di hascisc. Lo ha chiamato per prendere un appuntamento, in modo da acquistare cinque euro di sostanza stupefacente in nome e per conto - ha spiegato successivamente - di alcuni amici.

La storia, finita in un fascicolo d’inchiesta che oggi porterà il giudice delle indagini preliminari in carcere per interrogare il pusher, inizia verso le 16 di martedì pomeriggio. I poliziotti, impegnati in un normale giro di pattuglia, vedono in un parcheggio ai lati di via Aldo Moro, non lontano dall’incrocio con viale Ambrosoli e proprio di fronte al parcheggio dell’ippocastano, quel ragazzino in compagnia di un uomo, peraltro già conosciuto dagli agenti, e subito si insospettiscono.

Alla vista dell’auto della polizia spacciatore e ragazzino sono subito scappati. Il tredicenne, quando è stato fermato, ha detto di essersi spaventato. Quindi ha raccontato che sì era stato lui a telefonare allo spacciatore e che, sì, lo aveva fatto per comprare 5 euro di hascisc per conto di alcuni amici.

Un racconto sincero e disarmante, quello del giovanissimo comasco. Il quale ha anche riferito agli inquirenti che il contatto con il pusher gli era stato dato da degli altri ragazzini minorenni, di un anno più grande di lui.

Questa mattina Diawuo Kwabena sarà interrogato in carcere per l’udienza di convalida dell’arresto dal giudice delle indagini preliminari. Oltre alla droga che stava cedendo al ragazzino il cinquantenne ghanese deve rispondere anche del possesso di altre 5 stecche di hascisc oltre a ben 1.690 euro in contanti. I poliziotti gli hanno sequestrato pure due telefoni cellulari, che lo spacciatore utilizzava per mantenere i contatti con i propri acquirenti. Compreso il ragazzino sorpreso dagli agenti ad acquistare lo stupefacente per conto degli amici.

Una piaga, quella della diffusione delle droghe tra i giovanissimi, che a Como è sempre più una realtà. Ma, finora, sembrava “limitata” alle scuole superiori, lasciando indenni i ragazzi delle scuole medie.

Il fatto che un tredicenne non solo venga sorpreso con l’hascisc, ma che addirittura venga scoperto contrattarne l’acquisto è decisamente un pericoloso salto di qualità del fenomeno.

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