Comune di Como
Timbrano e vanno al bar
Il caso finisce in Procura

Il Comune chiede l’intervento dei pm per ottenere le immagini che immortalano gli assenteisti. Ma per il momento si tratta “soltanto” di una procedura di accertamento interna all’amministrazione

Nuova puntata nella vicenda dei furbetti del caffé, quei dipendenti comunali che al mattino si presentano (o si presentavano) al lavoro, timbrando e uscendo subito dopo dal “recinto” di Palazzo Cernezzi per quattro passi in centro e un caffè al bar.

Della questione, si ricorderà, si era a lungo dibattuto in seguito alla pubblicazione, da parte del sito di informazione “Quicomo”, di alcune riprese video che immortalavano gli impiegati - una minoranza, si spera - in “flagranza” di passeggio.

Per dire: anche i sindacati ne avevano preso le distanze, chiedendo che fosse fatta chiarezza, impresa nella quale l’amministrazione si è effettivamente imbarcata, con risultati incerti, almeno a tutt’oggi.

A nulla era valso un primo tentativo di ottenere dalla redazione del sito le immagini in via bonaria, magari nella versione non oscurata, visto che online i volti dei presunti impiegati a zonzo erano stati coperti.

Incassato quel primo no, il segretario generale Tommaso Stufano è tornato alla carica, questa volta invocando direttamente l’intervento della Procura della Repubblica che - ravvisando un eventuale interesse superiore - potrebbe forzare la mano imponendo, tramite il tribunale, la consegna del “girato”.

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